Danzando sotto le Stelle – Julia Quinn

Danzando sotto le Stelle – Julia Quinn

  • Categoria dell'articolo:Storici
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È colta e intelligente,
ma agli uomini interessa solo perché è bella.

Mentre sta leggendo lo shakespeariano “Racconto d’inverno” nella proprietà di campagna della cugina, Belle incontra John Blackwood. Affascinante e misterioso, John si è guadagnato il titolo di lord in battaglia, riportando gravi ferite nel corpo ma soprattutto nell’anima. Ciononostante, Belle cerca di donargli la voglia di vivere che lui pensa di aver smarrito per sempre, convinto com’è che i tormenti del passato siano talmente profondi da non fargli meritare l’amore di quella donna.

Danzando sotto le Stelle

Trilogia de “I Blydon” (Splendid Trilogy) Libro n. 2

Titolo italiano: Danzando sotto le Stelle
Titolo originale: Dancing at Midnight
Autore: Julia Quinn
Anno prima pubblicazione: 1995
Epoca Regency: 1816 d.C.
Location: Inghilterra, Londra
Editore:  Mondadori

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Danzando sotto le stelle è il secondo libro della Trilogia “I Blydon” (Splendid Trilogy) insieme a “Meravigliosa” e “Cieli di Cornovaglia” a cui si aggiunge il racconto “Le due sorelle” ( “A Tale of Two Sisters” ) contenuto nell’antologia “Dov’è il mio eroe? ( Where’s my hero? ).

Belle Blydon è una vera bellezza, bionda con grandi occhi azzurri e anche molto ricca,  ed è per questo che ha ricevuto ben 12 proposte di matrimonio. Peccato però che la sua cultura e la sua intelligenza fossero considerati difetti da correggere anzichè qualità.

Ospite di sua cugina Emma, neoduchessa di Ashbourne (protagonista di “Meravigliosa”), Belle incontra l’ombroso barone John Blackwood e ne è subito affascinata.

Lui è un uomo chiuso nel dolore del suo passato, come reduce di guerra ha profonde ferite fisiche e interiori. Ma Belle pian piano riuscirà a sgretolare il muro eretto intorno al cuore di John e a conquistare la sua anima.

La storia aveva una grande potenzialità non pienamente sfruttata. L’autrice non è riuscita ad entrare nelle profondità dei sentimenti tormentati di John, puntando più sui dialoghi brillanti e simpatici. Rimane quindi un romanzo di piacevole lettura ma che non conquista.

Da 1 a 10?

6