Il Duca di Ghiaccio fa tremare una città. Tutta Londra è in subbuglio per l’arrivo imminente di Wulfric Bedwyn, il solitario e glaciale duca di Bewcastle, al ricevimento che sarà l’avvenimento più sensazionale della stagione mondana.
C’è chi mormora che abbia avuto una storia d’amore conclusasi tragicamente, mentre altri dicono che nemmeno la bellezza più affascinante sarebbe capace di catturare la sua attenzione…
Ma in questo sfavillante pomeriggio, una donna è riuscita ad attrarre lo sguardo del duca – ed era l’unica presente in sala che non ci stava nemmeno provando.
Christine Derrick è affascinata dal bel duca… e lo è ancora di più quando lui le chiede di diventare la sua amante. Ma Christine è una donna con opinioni molto precise sugli uomini, la morale ed il matrimonio e riesce a sconcertare Wulfric anche in questa occasione.
E così, anche se il lupo solitario del clan Bedwyn giura di sedurla con qualsiasi mezzo, ecco che succede qualcosa di strano e meraviglioso… perché proprio l’uomo che pensava di non innamorarsi mai, si rende ora conto che non potrà accontentarsi di niente di meno dell’amore.
Serie: I Bedwyn – Libro n.6
Titolo italiano: Il duca di ghiaccio
Titolo originale: Slightly Dangerous
Autore: Mary Balogh
Anno prima pubblicazione: 2003
Epoca Regency: 1816
Location: Inghilterra
Editore: Mondadori
Recensione di Vitaromantica
L’ultimo libro della serie de “I Bedwyn” non poteva non avere come protagonista Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, se non altro perchè i fratelli e le sorelle si erano mano a mano innamorati e sposati negli altri libri della serie.
La storia costruita per lui è da manuale: un uomo chiuso, rigido, perfettamente controllato, come il duca, doveva per forza andarsi ad incontrare con una donna esplosiva che fosse il suo opposto. Nessun’altra scelta avrebbe convinto il lettore di un suo cedimento nei confronti dell’amore.
Nei precedenti libri della saga, Wulfric ci aveva già mostrato il suo lato protettivo; il suo ruolo di guida per tutti i suoi fratelli era spesso invadente e duro, ma lui c’era sempre anche nei momenti più difficili. La famiglia Bedwyn è Wulfric Bedwyn, tutti gli altri sono il corollario.
Sinceramente già alla prima lettura salta subito ben evidente la stessa trama, o almeno una sua fedele imitazione, di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen:
- Lui è ricco, chiuso, ombroso, rigido e convenzionale; è un bell’uomo dai lineamenti decisi e molto elegante.
- Lei è povera, aperta, solare, anticonvenzionale, carina ma non bellissima con grandi occhi espressivi, intelligente e decisa a non cedere ad un matrimonio solo di interesse
- Una prima richiesta di matrimonio di Wulfric a Christine è rifiutata poichè lui nel discorso le dice di volerla sposare nonostante la differenza sociale e caratteriale mettendo in risalto l’inadeguatezza di Christine. Anche in questo caso il duca si aspetta una risposta positiva e riceverà un bel 2 di picche.
- Subito dopo il duca si riscatterà agli occhi di Christine mostrandole il suo carattere profondo, capace di sentimenti, quel lato più sentimentale che era inizialmente nascosto dalla rigidità dei comportamenti.
- Il duca aiuterà Christine in delle grosse problematiche famigliari, facendola riscattare agli occhi dei parenti e delle malelingue
Nonostante queste similitudini che fanno pensare ad un “Ti piace vincere facile”, è da rimarcare la grande bravura della scrittrice che sa creare elementi nuovi ed originali, sa trasportare nel racconto e nei sentimenti e sa sicuramente coinvolgere il lettore.
Da 1 a 10?
9
Adesso leggilo anche tu e dimmi se merita un bel 9!