La Proposta di un Gentiluomo di Julia Quinn

La proposta di un gentiluomo

La Proposta di un Gentiluomo di Julia Quinn

  • Categoria dell'articolo:Storici
  • Tempo di lettura:5 minuti di lettura

La Proposta di un Gentiluomo è il terzo libro della Saga dei Bridgerton.

Sophie Beckett non avrebbe mai immaginato che dopo la morte del padre la sua vita sarebbe cambiata così tanto. Lei, figlia di un conte, costretta a far da cameriera alla matrigna e alle due sorellastre. Ma una sera, durante un ballo, conosce l’ammirato e ricco Benedict Bridgerton, ed è amore a prima vista. Ma come Cenerentola, di cui condivide lo sciagurato destino, allo scoccare della mezzanotte Sophie deve lasciare la festa, abbandonando il suo corteggiatore e… un guanto, l’unico indizio che Benedict ha per ritrovare la sua misteriosa dama.

Saga “I Bridgerton” Libro n. 3

Titolo italiano: La proposta di un gentiluomo
Autore: Julia Quinn
Titolo originale: An Offer from a Gentleman

Anno: 2001 (inglese) 2004 (Italiano)
 
Recensione

Una nuova cenerentola. Ne avevamo bisogno???? Seppure la classica storia Disney è nel cuore di tutte le bambine del mondo è anche vero che molti hanno tentato di copiarla e reinventarla in molte forme diverse, senza riuscirci. La Quinn in questo è brava, non scade troppo nell’ovvio e mieloso, ma non convince. Non che il romanzo sia brutto, intendiamoci, i dialoghi frizzanti e spiritosi e una cenerentola non proprio così arrendevole come l’originale rendono comunque molto piacevole la lettura. Ma sicuramente non si può dire che sia un romanzo degno di nota proprio per mancanza di originalità.

C’è il momento del colpo di fulmine ad un ballo in maschera, l’unico ballo a cui Sophie è riuscita a partecipare proprio perchè la sua matrigna e le sorellastre non potevano riconoscerla. C’è il ballo tra Benedict e Sophie… c’è il bacio e… a mezzanotte la fuga!

Da qui il racconto si fa interessante: lui la cerca, lei sparisce dalla circolazione e per due anni rimangono fissi entrambi nei loro ricordi di quella sera. Fino a che si incontrano di nuovo, ma lui non può riconoscerla, al ballo lei era mascherata e in più era una nobildonna, ora trasformata in cameriera.

Carina una frase del romanzo che dice che la gente vede solo quello che vuole vedere, ovvero fermandosi all’apparenza, niente di più vero. Tra i due scatta di nuovo l’attrazione magica del ballo, lei è da sempre innamorata di lui ma non si svela. Benedict, credendola una cameriera, le offre di diventare la sua amante, non era possibile un matrimonio tra loro per via della differenza sociale. Sophie non può accettare questo ruolo, per non fare l’errore che fece già sua madre, cameriera di un conte che la rese figlia illegittima e quindi senza diritti.

Una serie di circostanze li portano comunque al lieto fine e al matrimonio, in barba alle convenzioni e ai pettegolezzi del ton.

Notevole e anche fuori dai “classici” romanzi storici è la figura di Benedict. Dolce, romantico, fuori da ogni convenzione, un animo da artista che è irresistibile. Di solito i personaggi maschili sono duri, scostanti, orgogliosi. Ma Benedict piace proprio per la sua figura originale, in controtendenza.

Insomma un romanzo piacevole, peccato per l’eccessiva somiglianza a Cenerentola.

Da 1 a 10?
7

Ascolta il libro in lingua originale