450 Giorni di Eva Inés Delgado

450 Giorni di Eva Inés Delgado

  • Categoria dell'articolo:Contemporary
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450 giorni di Eva Inés Delgado inizia presentandoci Morris che viene accompagnato dai suoi genitori in uno chalet svizzero in mezzo al bosco per passare sei mesi in assoluta solitudine.

450 Giorni – il mio Morris

Morris porta con sè Sebastian, un cucciolone che ha comprato da una tossica salvandolo da una vita triste e solitaria.

Morris e Sebastian vivono in simbiosi specialmente da quando, in seguito ad un pauroso incidente, ha perso quasi del tutto la vista.

Morris è un bel ragazzone biondo di 28 anni che, ad un passo dalla 10° vittoria del GP, ha avuto un incidente e tutto per colpa dei suoi stravizi. Per questo si è chiuso in se stesso, non vuole vedere nessuno, non vuole frequentare vicini, è scostante, scorbutico, maleducato, è corroso dai rimorsi e la notte gli incubi non riescono a farlo riposare.

Morris non sa però che a poca distanza dal suo chalet esiste un piccolo ranch gestito da Pearl, una ragazza che ha deciso di portare avanti il sogno della madre: un maneggio per bambini autistici , un posto dove non si tollerano le discriminazioni e ci sta mettendo tutto il suo impegno per riuscirci.

450 Giorni – la mia Pearl

Pearl però è l’opposto di Morris, è socievole, affabile, educata, ama interagire con le persone ed appena nota che lo chalet è abitato si presenta per fare amicizia.

Non è una buona idea, Morris la tratta più male di quanto vorrebbe proprio perchè la vuole scoraggiare, non la vuole intorno, desidera stare da solo e non vuole più nessuna donna nella sua vita.

Attraverso i ricordi di Morris scopriamo che la notte precedente la gara del mondiale del GP si trovava con Meryl completamente brillo, senza un briciolo di responsabilità e completamente avventato. A seguito di questa bravata Meryl è caduta in coma etilico dato i suoi precedenti di alcolismo mentre Morris l’indomani subisce un incidente facendogli perdere quasi del tutto la vista.

Durante la convalescenza Morris, sentendosi in colpa ,fa a se stesso una promessa: non avrebbe avuto più una ragazza fino a quando Meryl non si fosse svegliata dal coma.

Ma i buoni propositi di Morris hanno breve durata, non riesce a resistere alle insistenze della “nanerottola”.

“Non si tratta di accontentarsi, Pearl, ma di mettere in pratica ciò che ci frulla per la testa, anche se le condizioni non sono quelle ideali. Se hai qualcosa nella mente, devi avere il coraggio di provare a renderlo reale”

Le parole della mamma sono impresse nella sua mente ed è decisa a tuti i costi di far capitolare “lo spilungone”.

Pearl perde la testa per Morris totalmente e quando il padre ritorna dal suo viaggio, confida le sue pene, i suoi dubbi, il suo pieno coinvolgimento e non vorrebbe più continuare a frequentarlo per gli altri 3 mesi rimanenti. Ha paura di soffrire ancora di più quando il suo “spilungone” dovrà ritornare a San Francisco, dalla sua Meryl.

Non voglio spoilerare oltre quindi mi fermo qui e vi lascio liberi di scoprire il seguito.

Recensione

Leggendo 450 Giorni si riesce a respirare il senso di colpa di Morris anche se non è realmente responsabile del coma etilico di Meryl.

Entrambi, Morris e Pearl, commettono mille leggerezze dovute all’inesperienza che contribuiscono ad allontanarli per le incomprensioni. Quando c’è l’amore però si giustifica qualunque cosa.

Sono due personaggi forti che insieme potranno prendere il cammino verso una nuova vita ed anche se la strada non sarà semplice, insieme ci riusciranno.

“Sei stata una luce in fondo al tunnel, Pearl, e te ne sarò grato per sempre.”

“Niente accade per caso.”

Voto da 1 a 10?
9 1/5

Approfondimenti:

Ippoterapia- Con l’ippoterapia torna il sorriso sul volto dei bambini. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, oggi più o meno un bambino su 80 soffre di un disturbo dello spettro autistico (DSA). E’ una patologia che negli ultimi decenni ha avuto un elevato tasso di crescita. L’Ippoterapia favorisce socialità, apprendimento e movimenti.L’ ippoterapia ha una duplice valenza, da un lato è divertente e permette al piccolo paziente di stare all’aria aperta e a contatto con gli animali, dall’altra aiuta il corpo umano a superare i problemi in modo dolce, senza l’ausilio di macchine fisioterapiche.

GP di Formula 1 Montecarlo – Fu il secondo circuito della storia ad essere percorso dalle formula 1 nel 1950 (21 maggio), dopo Silverstone, ma aveva già ospitato delle corse dal 1929. Resta uno degli ultimi « circuiti di uomini » dove il talento del pilota può ancora fare la differenza (Ayrton Senna lo vinse 6 volte, 5 di seguito fra il 1989 ed il 1993).

Coma etilico – il coma etilico è una delle più gravi conseguenze dovuta ad ingenti quantità di alcol etilico nel sangue. L’abbondanza di alcol nel sangue non riesce ad essere smaltita, la situazione è grave e non può essere assolutamente sottovalutata.

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