Un Matrimonio Vittoriano di Estelle Hunt

Un Matrimonio Vittoriano di Estelle Hunt

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Un Matrimonio Vittoriano di Estelle Hunt ci porta nell’Inghilterra del 1800.

Rupert Godfrey Roger Asdown 29 anni, è un bellissimo uomo dai capelli neri ed occhi color cobalto.

Rupert è stato allevato per diventare il futuro conte di Warleigh ma le finanze disastrate in cui versa il suo casato, a causa della pessima amministrazione del padre, lo costringono a dover scegliere in matrimonio una fanciulla ricca ma ahimè appartenente alla borghesia.

Philippa Sophia Elizabeth Hardy 16 anni, è una bellissima fanciulla dai capelli color rame e gli occhi color dell’ambra con riflessi verdi. Philippa appartiene ad una ricchissima famiglia borghese ma è stata allevata come se fosse una aristocratica. Per esaudire il desiderio dell’ambiziosa madre Ginevra Knight nata Dunne, Philippa ha dovuto studiare di tutto perchè un giorno futuro potesse entrare a testa alta nella nobiltà.

Nel Gennaio del 1866 avviene il loro primo incontro, subito dopo aver firmato il contratto matrimoniale.

Rupert la odiò all’istante.

Philippa lo amò all’istante.

Rupert decise che anche sposando Philippa non avrebbe mai lasciato la sua storica amante Gwendoline. Philippa gli sarebbe servita solamente per sistemare le finanze del casato ed avere gli eredi dei conti Warleigh.

Per l’ingenua e dolce Philippa il viaggio di nozze a Bath fu una doccia fredda. Lo sguardo di Rupert sempre glaciale, l’atteggiamento sempre scostante insinuò in Philippa un senso di colpa. Non si riteneva all’altezza di una perfetta sposa aristocratica.

In epoca vittoriana la ricchezza era considerata sporca. Con questi principi Rupert era stato allevato e non si sarebbe potuto pretendere da lui un atteggiamento diverso verso la borghesia.

All’inizio ho odiato Rupert, anzi l’ho odiato per parecchio tempo, anzi l’ho odiato fin quasi alla fine.

Il desiderio che inizia a provare per la moglie lo considera aberrante. Solo l’idea che Philippa gli possa suscitare una tale voglia di stare solo con lei per lui è inconcepibile. Di conseguenza inizia a trattarla sempre con maggior distacco tanto che la povera ingenua Philippa di notte versa lacrime sul suo letto solitario. La passione di Rupert si manifesta solo quando compie il suo dovere di marito ma esaurito il suo compito ritornava ad essere il cinico, freddo ed altezzoso conte di Warleigh.

Tornati dal viaggio di nozze da Bath Philippa si accorge di essere un’intrusa per sua suocera, anzi ancora meglio “un sassolino fastidioso infilato nella scarpa”. Con sua cognata Olive, invece, inizia una simpatica e sincera amicizia.

Vivendo a Londra Philippa viene a conoscenza del losco passato del vecchio conte ed inizia a sospettare che Rupert abbia un’amante. Infatti Rupert si assenta spesso per i suoi molteplici impegni: l’amministrazione delle tenute, il Parlamento dove si discute della legge Civil Right Acts approvata negli Stati Uniti e sulle relative conseguenze e dulcis in fundo le sue visite alla sua storica amante Gwendoline.

In seguito alla morte di Gwen, Rupert incolpa Philippa e con parole affilate come lame la insulta e denigra a tal punto che Philippa perde il bambino. Rupert sparisce, si trasferisce a Parigi e ritorna dopo 2 anni.

Recensione

Leggendo Un Matrimonio Vittoriano avrei voluto avere la facoltà di entrare nel Kindle, prendere Rupert per il collo, shakerarlo per bene e sgrullarlo tanto ma proprio tanto da fargli perdere tutto l’orgoglio ed arroganza di cui il suo corpo era saturo.

Estelle Hunt in questo romanzo storico, oltre al travagliato amore di Philippa e Rupert tocca varie tematiche.

Attraverso Rupert a Parigi ci avvicina all’alcolismo e conosciamo il lungo e difficile persorso che si deve affrontare per disintossicarsi.

Con Philippa, attraverso la sua dedizione anima e corpo all’orfanotrofio di cui è patronessa, conosciamo il turpe mondo della vendita dei bambini usati anche per pulire i comignoli e l’altro ancora più agghiacciante della prostituzione infantile.

Passati 2 anni a Parigi Rupert torna a Londra perchè sente la mancanza della moglie. Secondo lui un aristocratico non manifesta mai apertamente le sue emozioni di conseguenza continua a negare a sè stesso l’amore che prova per Philippa.

Bisognerà soffrire per arrivare al sospirato lieto fine.

Per me si è chiuso troppo frettolosamente.

Dopo tanto soffrire ci meritavamo più tarallucci e vino, anzi una tavola piena di libagioni.

Da 1 a 10?

9 1/2

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Approfondimenti

Bath – è una città termale dell’Inghilterra, fu fondata dai romani . Bath sorge lungo le rive del fiume Avon , è famosa per le sue sorgenti calde ma anche perchè Jane Austen visse a Bath per alcuni anni .

Terme di Bath

-Civil Rights Act – nel 1866 negli Stati Uniti si discusse una legge federale secondo la quale chiunque nato negli Usa , indipendentemente dalla razza, colore od altro diventava a tutti gli effetti cittadino statunitense. Questa legge è a tutt’oggi in vigore.

-Infanzia in epoca vittoriana- la vita dei bambini poveri in epoca vittoriana era a dir poco atroce. Venivano sfruttati nelle miniere, nelle fabbriche ed anche per pulire i camini data la loro piccola costituzione. Si usavano bambini dai 4 ai 6 anni.

Nel 1864 venne approvata la legge “Chimney Sweepers Regulation Act” che fissava a 12 anni il limite di età .

Tutto questo sfruttamento minorile ispirò parecchi scrittori , così nacquero i romanzi: Senza Famiglia di Hector Malot, Cuore di Edmondo De Amicis, David Copperfield di Charles Dickens.

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