Vera Demes: la Vera Regina delle Emozioni di Inchiostro

Vera Demes

Vera Demes: la Vera Regina delle Emozioni di Inchiostro

Oggi ho la fortuna di intervistare una autrice, una delle mie preferite: Vera Demes, una regina dell’arte di saper ricreare emozioni vere (omen nomen) grazie alla potenza del suo inchiostro.

Di Vera ho letto tantissimi libri e in questo blog potete trovare, per il momento, le mie recensioni a Tornare e Cinnamon Girl.

Benvenuta Vera!

Per prima cosa voglio ringraziarti. Ti confesso l’idea di questa intervista mi ha fatto felice. Ovviamente la fan in me soffoca la blogger e ti anticipo che andrò a ruota libera.

La professione della scrittrice, giornalista, era una professione molto desiderata ai miei tempi. Non so se oggi sia sempre desiderata, rimane il fatto che non è accessibile a tutti.

Ti chiedo: Vera, quando hai iniziato a scrivere e qual è stata la molla che ti ha portato ad iniziare questa avventura e di farlo nel mondo del self publishing.

VD: Innanzitutto grazie al blog Vita Romantica e a te Silvana per questa bella iniziativa.

Ho imparato a scrivere a quattro anni e la scrittura è sempre stata per me il solo modo per esprimere davvero me stessa. La mia prima poesia risale all’età di sei anni e poi ho continuato con piccoli racconti, novelle e romanzi. Ho cartelle piene di storie inventate nel periodo delle elementari, delle scuole medie e durante il liceo.

Durante l’università ho scritto poco e poi ho ripreso dopo la laurea per reagire a un lutto importante. Da quel momento ho prodotto moltissimo perché era l’unico modo che avevo per affrontare la vita.

Sono arrivata al mondo del self-publishing per caso. Navigando sul web ho scoperto che Amazon permetteva di auto-pubblicarsi attraverso il servizio KDP e allora mi sono detta: “perché non provare?”. Avevo alcuni romanzi chiusi in un cassetto, li ho pubblicati con questo servizio e, con mia grande sorpresa, le persone hanno iniziato ad acquistarli.

È iniziato tutto così, nel lontano 2013, quasi per gioco.

I tuoi romanzi rientrano nel genere contemporary: li colleghi sempre ad un fatto di cronaca, un avvenimento storico. Si sente che fai ricerche e contestualizzi molto bene i protagonisti dei tuoi romanzi. In questo periodo al contemporary si affiancano altri generi come storico, dark romance, paranormal. Hai mai avuto il desiderio di cimentarti anche in altri generi e se sì, in quale ti vedi e quando pensi di regalarci un nuovo libro da leggere in un genere per te tutto nuovo.

VD: Diciamo che nel contemporary mi ci trovo molto a mio agio e non sento l’esigenza di esplorare il dark (che proprio non fa per me) o il paranormal (mi piace molto ancorare le mie trame a qualcosa di reale). In quanto allo storico ho fatto un esperimento l’anno scorso con Plaisir d’amour – Struggimento d’amore, ambientato nel periodo delle guerre Napoleoniche e che mi sono molto divertita a scrivere. È stato un modo interessante di mettermi alla prova, anche se le storie contemporanee le sento più nelle mie corde.

Venerdì 26 marzo uscirà il tuo prossimo libro. Ovviamente non vedo l’ora di leggerlo. Ci puoi dare una piccola anticipazione? Anche una frase dall’incipit in esclusiva per tutti noi sarebbe un regalo meraviglioso.

VD: Grazie per averlo citato. Si tratta di un romanzo che parla di sogni e del modo di renderli reali nonostante la vita. Quattro ragazzi alle prese con la voglia di essere liberi contro un mondo che non li capisce.

Vi lascio proprio l’incipit, che apre il romanzo:

E lenti scendiamo la china

nell’indulgenza di un momento

nei nostri passi stanchi

nel cuore che trabocca

l’amore è la risposta.

Dolcezza,

tu sei la porta dei miei sogni.

Nel 2016, in Italia sono stati pubblicati 61.188 titoli stampati in 129 milioni di copie. L’85% di questi libri rientra nella categoria “adulti”, di cui fanno parte i romanzi (16%), i libri di avventura e gialli (7,7%), la poesia e il teatro (3,3%). Tra tutti i titoli pubblicati nel 2016 61.188, appena 22.000 erano anche in formato digitale. Tu scegli il digitale. Secondo te, c’è ancora spazio per libri in carta, oppure il futuro è digitale e non più in mano alle case editrici?

VD: Io penso che il digitale, anche a causa della pandemia che stiamo vivendo, abbia avuto una grande espansione, il romance tra tutti, e penso che questo trend continuerà.

In particolare, parlando di romance, il digitale sarà sempre più scelto dalle lettrici perché permette di leggere molto senza spendere troppo e anche perché è più comodo da gestire. Se parliamo di lettrici di romance, parliamo di lettrici che possono divorare davvero decine di titoli in un anno e che quindi hanno necessità di coronare la propria passione senza andare in bancarotta. Sempre parlando di romance (perché per gli altri generi il trend è diverso) non credo che il cartaceo scomparirà, assolutamente no, ma penso che, come già sta succedendo oggi, funzionerà in libreria con autori molto conosciuti e sui canali Amazon verrà acquistato come il coronamento di una bella lettura.

Nel mio caso ci sono lettrici che leggono l’ebook e poi acquistano il cartaceo se il romanzo è piaciuto a tal punto di volerlo tenere anche in una libreria reale. Tutte e due le modalità continueranno a esistere e a coesistere ma credo che il digitale crescerà ancora conquistando una grossa fetta del mercato editoriale romance.

In Italia i lettori deboli, ovvero persone che leggono al massimo 3 libri l’anno sono il 40,5% della popolazione. ovvero 23 milioni e 300 mila persone e sono in diminuzione. I lettori forti, ovvero quelli che leggono più di 12 libri in 12 mesi (io sono una lettrice forte), sono solo il 14,1%.

Il formato cartaceo è quello preferito (62%) mentre ebook e audiolibri si attestano entrambi al 27% (personalmente dopo anni di cartaceo, sono passata al digitale). Secondo questi dati, chi legge è donna, a prescindere dall’età. I lettori più accaniti sono laureati e abitano al nord.

Qual è l’identikit della tua lettrice tipo, posto che ne esista una.

VD: La mia lettrice tipo ha un’età compresa tra i 35 e i 60 anni, legge molto (ma questo è proprio di tutte le lettrici di romance – alla faccia di chi dice che è un genere di scarsa importanza!!!), ama spaziare nei generi, ama il romance ma è esigente e quindi non si accontenta di trame troppo prevedibili o scontate, riflette su ciò che legge, spesso coltiva interessi diversi dalla lettura e non si inceppa o inorridisce se la narrazione è in terza persona.

Diciamo che è un po’ come me che sono la prima lettrice di me stessa e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere.

Hai un Review Party. Con quanta regolarità lo consulti durante la stesura di un tuo nuovo libro? Da quante lettrici è formato? Quanto sono importanti le loro critiche al tuo lavoro e quanta ispirazione trai dai loro commenti. Come posso candidarmi?

VD: Mentre scrivo sono un’eremita. Difficilmente mi consulto con qualcuno perché il processo creativo per me è abbastanza emozionale e basato su tentativi e quindi molto introspettivo. Una volta terminato il romanzo, invece, coinvolgo subito le mie colleghe e amiche Paola Garbarino ed Elle Eloise che sono le prime a commentare e a trovare anche i maledetti refusi incubo di ogni autore e che saltano fuori anche dopo il lavoro puntuale dell’editor. Ovviamente tutte le osservazioni, critiche e puntualizzazioni sono per me molto preziose perché mi aiutano a migliorare il romanzo e spesso mi mostrano difetti che altrimenti non potrei vedere.

Paola ed Eloise gestiscono con me un fantastico gruppo Facebook, Il club delle Scrittrici e delle Lettrici, che è diventato una specie di famiglia e all’interno di questo gruppo è possibile per cinque lettrici leggere il romanzo in anteprima. Poi ovviamente c’è la collaborazione con blogger speciali che aspettano sempre con piacere un mio nuovo romanzo e che quindi coinvolgo nel Review Party. Se vorrai partecipare sarai sempre la benvenuta.

Qual è la domanda alla quale ti piacerebbe rispondere e che non ti ho fatto?

VD: Se rifarei quello che ho fatto quando nel 2013 ho pubblicato per scherzo il mio primo romanzo su Amazon. Sì, lo rifarei mille volte, perché è stata ed è un’avventura meravigliosa che mi ha permesso di conoscere bellissime persone e di migliorarmi sempre, anche e soprattutto umanamente.

Ringrazio ancora Vera per il tempo che ci ha dedicato e se vuoi leggere tutti i suoi romanzi, clicca subito qui

Vera Demes si definisce nelle sue note biografiche una maniaca compulsiva per i libri. Oltre alla lettura aggiunge uno spiccato vizio per la scrittura, attività che le viene benissimo. Vive in una non meglio identificata regione del Nord Italia con marito e figlio grande.
Il suo motto è: Leggi, Viaggia, Sogna