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Un figlio nota l’assenza del padre ad un evento importante e inizia a gridare Al Lupo, Al Lupo. Corre dalla sorella e iniziano a cercare di capire dove possa essere andato a finire. In una delle proprietà del padre ripescano il fratello maggiore, un DJ e insieme devidono di continuare la loro ricerca.
Recensione
La sceneggiatura di Al Lupo, Al Lupo segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: un concertista ha una importante esibizione
- Chiama per l’avventura: manca inaspettatamente il padre
- Rifiuto della chiamata: la sorellina dapprima non molto convinta, decide di unirsi al fratello nella ricerca del padre
- Incontro con il mentore: ogni fratello è mentore dell’altro
- Attraversando la prima soglia: incontrano il fratello maggiore
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: i fratelli non vanno sempre d’accordo. I legami di sangue sono sempre difficili
- Avvicinamento alla caverna più profonda: un fratello concertista chiede al fratello maggiore di cambiare cognome
- Il calvario: i fratelli decidono di incontrare l’amante del padre che rivela a loro che il padre voleva semplicemente morire senza essere morto
- Ricompensa: i fratelli si ritrovano in discoteca ad un evento del fratello maggiore
Terzo atto
- La resurrezione: la sorella capisce dove può essere il padre
- La strada del ritorno: i fratelli ritrovano il padre
- Ritorno con l’elisir: il padre li ritrae come li ricorda da bambini. Non ci sono parole
Bellissima storia, sporcata da banalità tipiche del cinema Made in Italy (aka volgarità) ed è un vero peccato perché funzionava tutto.
Potrebbe essere perfetto per un remake Made in Hollywood.
Da 1 a 10?
6 e mezzo (il finale lo salva)
Guarda il trailer
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