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Tutti condannati nel braccio della morte sono colpevoli, sino a prova contraria.
Un vecchio giornalista tenta si salvarne uno.
Recensione
La sceneggiatura di Fino a Prova Contraria segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: un vecchio giornalista cerca di rimorchiare una collega in un bar
- Chiama per l’avventura: la collega ha un incidente e al vecchio giornalista passa l’incarico (l’intervista ad un condannato a morte)
- Rifiuto della chiamata: il giornalista rifiuta di fare il bravo padre per dedicarsi al lavoro
- Incontro con il mentore: l’amore per il lavoro, quello di inchiesta (che non vuole il suo capo)
- Attraversando la prima soglia: il vecchio giornalista inizia ad indagare e capisce che il condannato a morte è innocente
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: il vecchio giornalista ha solo nemici
- Avvicinamento alla caverna più profonda: il vecchio giornalista viene licenziato, ma vuole un periodo di preavviso (chiede di avere il tempo necessario per terminare il pezzo ovvero le indagini). La moglie vuole il divorzio
- Il calvario: il giornalista capisce chi è il vero colpevole
- Ricompensa: finalmente trova un alleato che lo accompagna dal governatore per bloccare l’esecuzione
Terzo atto (2, 1, 3)
- La resurrezione: il dottore cerca ri far rinvenire il condannato a morte
- La strada del ritorno: il governatore chiama per bloccare l’esecuzione
- Ritorno con l’elisir: il condannato a morte è vivo ed è fuori
Costato 55 milioni di dollari, ne incassa 16,6.
Da 1 a 10?
6
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