Che sia una tempesta, un iceberg, un terremoto, un attacco (alieno, terroristico, nucleare) che distrugge tutta la vita sul pianeta terra, il disaster movie, sia se fatto bene che male, richiama sempre l’attenzione.
Il genere Disaster Movie ha radici antichissime. Addirittura il primo film di questo tipo tisale al 1901, un cortometraggio inglese su un incendio scoppiato in un edificio e i pompieri intenti a salvarne gli occupanti.
Pionieristico, Fire inizia di fatto un genere che non ha mai smesso di essere prodotto. Fire:
was one of the very first films to make use of multiple shots edited together to create a chronological sequence propelling a coherent narrative along. Williamson also creates suspense by showing the audience the extent of the fire in the first shot, which heightens the sense of urgency as the fire crew (who lack this privileged information) leave the station and rush to put it out.
Michael Brooke (Screeonline)
Questo genere mi appassiona anche per l’evoluzione tecnica alla quale la realizzazione delle pellicole viene associata. Adesso con la CGI la soluzioni visive che si possono creare sono illimitate. Agli albori, tutto era manuale e meccanico, si costruivano diorama e molto spesso una scena veniva girata a passo 1 e poi montata. Che la tecnologia abbia sicuramente migliorato l’aspetto visivo delle opere cinematografiche è indubbio, Come ogni cosa, alla base deve esserci sempre una bella sceneggiatura. Fire (1901) è un film che in 4 minuti ci racconta come è nato il grande cinema.
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