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Atlas UFO Robot racconta la storia di un giovane Principe giunto sulla Terra con il robot di famiglia dopo che il suo pianeta era stato annientato dalle truppe del perfido Re Vega.
Il perfido Re Vega stabilisce una base sulla Luna come testa di ponte per invadere la Terra. Il giovane Principe combatte con il suo robot.
Lo affiancheranno Alcor (che in realtà non si chiama Alcor), la figlia del suo datore di lavoro, Venusia, e una ritrovata sorella creduta morta, Maria.
Non mancano tragedie e colpi di scena.
74 episodi, trasmessi per la prima volta dal 5 ottobre 1975 al 27 febbraio 1977 che hanno cambiato la storia dell’animazione mondiale e che hanno ispirato giovani sognatori in tutto il mondo.
Recensione
Mi sono sempre chiesta perché uno dei miei cartoni preferiti si chiamasse Atlas UFO Robot e non Goldrake. Tutto nasce da un errore di traduzione dal francese.
Poco importa. Atlas UFO Robot è un mito.
Certo la confusione è stata alimentata da tagli, censure e cambi nome che tutte le produzioni del sollevante ricevevano una volta arrivate da noi. Alcor non è altri che Koji Kabuto, il pilota di Mazinga Z, che a sua volta ricambia nome ne Il Grande Mazinga, Rio Kabuto.
Nelle riedizioni dei cofanetti la distribuzione cerca di mettere ordine, perdendo le voci di chi ci ha accompagnato nei pomeriggi della nostra infanzia.
Goldrake conclude la trilogia dei robottoni di Gō Nagai.
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