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Carnival Row è una zona della città dalla reputazione dubbia dove vivono le creature magiche fuggite dal loro regno devastato dalla guerra. Il quartiere è terrorizzato da un pazzo criminale che ogni 3 settimane uccide una creatura fatata. L’unica cosa nota del criminale è che indossa una divisa da militare forse da marinaio.
Indaga un ispettore, che difende le fate, avendone amata una in guerra.
La fata amata dall’ispettore torna in città, trova lavoro come domestica e si dirige a Carnival Row dove scopre che l’ispettore è vivo e che è in città,
Il primo episodio termina con l’omicidio di una creatura magica. Tutti, o quasi, i personaggi principali della serie sono stati presentati, la loro storia personale svelata per quel tanto da agganciare lo spettatore per seconda puntata. Questo gioco delle briciole di pane viene ripetuto in tutte pe puntate.
Anticipo qualche tema e/o twist(forse scontati, forse no, ragione per cui l’avviso sopra):
- l’ispettore e la fata si amano ancora: Amor Vincit Omnia
- Il ricco vicino di casa tanto sospirato dalla vicina zitella, che purtroppo non è quello che desiderava, assomiglia alla Bestia della Bella e la Bestia con un pizzico di Darcy, impossibile non innamorarsene (una bella sotto trama che quasi ruba l’attenzione dai protagonisti, anche perché Orlando Bloom che si è mostrato ignudo in tantissimi film e in pagaia per vari tabloid mondiali, non ha più sorprese)
- Mezzo Sangue ricorda tanto Harry Potter. Chi sarà mai? Forti indizi sin dal primo episodio.
- C’è anche un pizzico di Remy e Candy Candy (quando ci sono orfani con delle storie tristi il mio pensiero corre a loro)
- Gli omicidi nascondono altro (nel V episodio ecco l’illuminazione)
- c’è un pochino di Seduzione Pericolosa (1989) nella trama (io l’ho notata)
- qualsiasi riferimento a film sulla guerra di secessione, sulla seconda guerra mondiale, sull’apartheid c’è
- le atmosfere vittoriane rimandano agli Holmes di Guy Ritchie
- suggestiva la suggestione alla nave dei Padri pellegrini verso la Terra Promessa
- E poi c’è un film che forse ho visto solo io 55 Giorni a Pechino (1963), ma davvero sotto tone, e qualche riferimento a Schlinder List (1993), senza cappottini rossi, ma olo svolazzanti ali di fata.
Rovino qualcosa se dico che il colpevole è stato presentato nelle prime puntate (occhio al sonoro)?
Rimane di Carnival Row questa bellisisma frase;
Il caos crea opportunità.
Sophie Longerbane
Recensione
Periodo vittoriano, un assassino che si aggira mietendo vittime fra le creature fatate con una cadenza trisettimanale (a me ricorda tanto Jack the Ripper). Un ispettore indaga,
Le questioni politiche e civili si sovrappongono al razzismo imperante, xenofobia diffusa, immigrazione incontrollata, intolleranza malcelata e un’atmosfera molto cupa (molti hanno definito la serie come un neo-noir). C’è un assassino che si appresta a colpire, una fata innamorata e un ispettore che annaspa.
Solo 8 episodi per questa prima serie di Carnival Row e sono da vedere tutti di un fiato se amate storie ambientate nella Londra vittoriana (qui ribattezzata The Burgue), se vi sentite orfani delle creature fantastiche della Rowling se ancora aspettate una nuova serie di Sherlock (che molto probabimente non arriverà mai e quindi dovremmo metterci tutti l’animo in pace e sintonizzarci solo ed esclusivamente su Morse).
Aspetto con impazienza la seconda serie. Stilisticamente avrebbero potuto tagliare molto: 2 puntate dedicate al flashback sono, a mio avviso, troppe. Capisco anche che avendo sotto contratto il cast, la produzione abbia voluto massimizzare l’investimento. Forse avrei tagliato (2 puntate) e con il tagliato, rimontato a dovere, magari con qualche girato aggiuntivo avrei fatto un prequel da far uscire dopo la prima serie come teaser per la seconda.
Amazon Prime, sei d’accordo?
Intanto aspettando la seconda stagione, posso sempre rivedermi la prima.
Da 1 a 10?
7 e mezzo
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