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Ghost Whisperer, la sussurratrice dei fantasmi, è una bella antiquaria di una cittadina di provincia che aiuta le anime dei defunti a passare oltre.
L’antiquaria ha un marito, che morirà e si re-incarnerà (bella l’idea, ma troppe puntate dedicate a far riprendere al marito la memoria), una madre che, pur essendo sensitiva, ha rinunciato a seguire il suo dono (l’attrice che interpreta la mamma avrebbe meritato più risalto), un paio di amiche che si alternano, un dramma familiare legato al padre (uno degli episodi più convincenti).
Recensione
Contemporanea di Medium, Ghost Whisperer ne è la versione in rosa. 107 episodi, andati in onda dal 2005 al 2010 per un totale di 5 stagioni dove una bella fatina mora aiuta le anime dei morti a trovare il loro posto nell’aldilà.
Come per Medium, il finale è tirato, talmente tirato da dimenticare di aver visto la quinta stagione.
Il problema è che da sussurratrice di fantasmi, la protagonista diventa alfiere della luce in guerra contro le forze del male. Un ruolo che stona per una bellezza scollature e boccoli (in Criminal Minds sfoggia infatti un look diverso).
La serie perde la sua ragion d’essere iniziale (che funzionava) e nel momento in cui ne sposa un’altra, questa nuova ragion d’essere è talmente grossa e complicata (il male assoluto che recluta le anime dei morti che non passano oltre che diventano ombre che combattono con anime buone luminosissime) che:
- appesantisce e incupisce la serie
- ricorda tanto il lato oscuro della forza che scende sulla terra in cerca, non di Luke, ma della bella protagonista.
Anche in questa serie compaiono tantissime guest star.
Da 1 a 10
6 e mezzo (salvato dalle prime 3 stagioni)
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