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Faber, Fabrizio De André, è un principe libero, alto borghese, poco interessato alle aspettative paterne e molto concentrato sulla sua musica, che compone e suona per la sua sceltissima cerchia di amici.
Quando una sua canzone verrà cantata d Mina, raggiunge il successo e decide di dedicarsi esclusivamente a fare musica, con la benedizione del padre, che gli suggerisce di farsi seguire dal fratello per la parte contrattualistica.
Faber ha già una moglie e un figlio e ha difficoltà a far quadrare tutto.
Incontra ad una premiazione una biondissima cantante ed è amore a prima vista.

Recensione
Fabrizio De André – Principe Libero è una gran bella produzione Made in Italy.
Attori bravissimi, fra tutti Marinelli capace di interiorizzare l’animo del personaggio e renderlo vivo, sceneggiatura perfetta, che ripercorre i momenti salienti della vita di Faber: il suo desiderio di fare musica, il rapporto con il padre, la storia d’amore con la prima moglie, Puny, l’incontro con Dori e il rapimento in Sardegna.
La sceneggiatura di Fabrizio De André – Principe Libero segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: Faber è il principino di una ricca famiglia genovese che
- Chiama per l’avventura: firma un contratto con una casa discografica.
- Rifiuto della chiamata: inizia a lavorare come vice-preside in una scuola privata.
- Incontro con il mentore: incontra un poeta che lo aiuta a migliorare i suoi versi.
- Attraversando la prima soglia: Mina canta per la prima volta una sua canzone.
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: Tenco, villaggio, il fratello, successivamente il padre (che inizialmente avrebbe preferito un lavoro più classico) sono gli alleati. I nemici sono i briganti sardi e molto prima, lui stesso che non crede di essere un genio della musica, malgrado gli venga ripetutto dagli amici.
- Avvicinamento alla caverna più profonda: decide di lasciare la moglie e il figlio per andare a vivere con il suo vero amore.
- Il calvario: viene rapito.
- Ricompensa: il padre lo libera.
Terzo atto
- La resurrezione: il padre e Faber si riabbracciano.
- La strada del ritorno: Faber regala al padre un disco di Mozart, l’unico con il tempo giusto.
- Ritorno con l’elisir: Faber in concerto con i figli canta Bocca di Rosa.
La scena finale strappa il cuore. Faber piange il padre morto svuotando le bottiglie di liquore nel lavandino del bagno sostenuto da Dori.
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