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I duellanti sono due ufficiali francesi, che si combattono per 16 anni in lungo e in largo per l’Europa senza mai riuscire ad uccidersi a vicenda.
Recensione
Questo film mi ricorda tantissimo un’altra opera prima: Duel di Steven Spielberg.
La singolar tenzone, che di fatto vuole solo una delle due parti, si arricchisce di un accurato contesto storico, costumi spendidi, caambi di scena che ci portano in giro per l’Europa.
La sceneggiatura de I Duellanti segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: Napoleone in Francia prende il potere
- Chiama per l’avventura: un tenente ussaro deve arrestare un suo pari grado
- Rifiuto della chiamata: il pari grado non si fa arrestare e sfida a duello l’ussaro
- Incontro con il mentore: Il dottor Joaquin, amico dell’ussaro
- Attraversando la prima soglia: il duello viene sospeso
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: la Francia in guerra non impedisce ai duellanti di continuare ad affrontarsi senza mai riuscire a uccidersi
- Avvicinamento alla caverna più profonda: Napoleone è in esilio
- Il calvario: il nemico viene messo in prigione
- Ricompensa: l’ussaro lo libera
Terzo atto
- La resurrezione: il duello si conclude
- La strada del ritorno: l’ussaro non uccide l’avversario, ma lo dichiara formalmente morto
- Ritorno con l’elisir: l’ussaro è finalmente libero
Costato 900 mila dollari, non ho trovato quanto porta a casa. Successo di critica. Bella opera prima di Ridley Scott.
Da vedere assolutamente.
Da 1 a 10?
8
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