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Dopo aver visto accusa e difesa alternarsi in aula, la parola per il verdetto passa ai giurati: 12 uomini che forse avrebbero preferito passare altrove il proprio tempo.
Sono tutti arrabbiati, come dice il titolo originale, tranne uno che vuole fare bene il lavoro per il quale è stato chiamato.

Recensione
La sceneggiatura de La Parola ai Giurati segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: in ca,era di consiglio 12 uomini sono chiamati a giudicare un loro pari
- Chiama per l’avventura: il giurato numero 8 viene invitato a prendere posto e a votare
- Rifiuto della chiamata: ed è l’unico che vota per la non colpevolezza. Lo invitano a cambiare il voto, ma dice di no
- Incontro con il mentore: il ragionevole dubbio che ha sul caso, anzi più di uno
- Attraversando la prima soglia: un altro giurato vota per la non colpevolezza. Il dubbio ha contagiato un altro giurato
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: uno ad uno riesce a portarseli tutti dalla propria parte, ma con erculea fatica
- Avvicinamento alla caverna più profonda: ne rimangono solo 2 da convincere
- Il calvario: ne rimane solo 1 da convincere
- Ricompensa: alla fine anche l’ultimo giurato crolla e vota non colpevole
Terzo atto
- La resurrezione: il ragazzo è prosciolto
- La strada del ritorno: ogni giurato ritorna alla vita di prima
- Ritorno con l’elisir: il primo giurato che ha cambiato il voto rincorre il giurato che ha istillato in lui il dubbio per presentarsi. Sino a quel momento si riconoscevano solo attraverso i numeri assegnati (giurato numero 1, giurato numero 2…)
Costato 337mila dollari, incassa 2 milioni di dollari ed entra nella storia del cinema.
Grandi attori, grande regia, sceneggiatura attualissima.
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10
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