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Uno Straniero Senza Nome arriva in un paesotto sperduto e si fa riconoscere uccidendo 3 balordi e ottiene un lavoro.
Recensione
La sceneggiatura de Lo Straniero Senza Nome segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: un misterioso pistolero giunge in un paesotto isolato
- Chiama per l’avventura: uccide 3 balordi e gli abitanti del paesotto gli offrono un lavoro (la protezione da 3 criminali che verrano rilasciati a breve da una prigione vicina)
- Rifiuto della chiamata: il pistolero tentenna, poi quando gli offrono tutto quello che vuole accetta
- Incontro con il mentore: gli incubi o i ricordi del pistolero
- Attraversando la prima soglia: il misterioso pistolero inizia a formare un esercito di combattenti per difendere il paesotto
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: il pistolero non ha alleati. Dalla sua parte ha solo lo zimbello del paese
- Avvicinamento alla caverna più profonda: gli abitanti del villaggio cercano di far fuori il pistolero
- Il calvario: il pistolero sta per essere assassinato da un abitante del villaggio
- Ricompensa: lo zimbello del paese lo salva
Terzo atto
- La resurrezione: lo zimbello del paese scrive il nome sulla tomba del primo sceriffo, lo stesso che tormentava i sogni del pistolero
- La strada del ritorno: lo zimbello chiede al pistolero il suo nome. In lingua originale la battuta funziona meravigliosamente bene (“Yes, you do.”). In italiano diventa scontata
- Ritorno con l’elisir: il misterioso pistolero ha ottenuto la sua vendetta
Costato 5,5 milioni di dollari, ne incassa quasi 16.
Da 1 a 10?
7
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