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Malcom X è il nome che sceglie di avere un ragazzo con una adolescenza difficile e una esperienza rigenerante in prigione.
Il ragazzo, ormai uomo fatto, abbraccia il movimento e diventa un attivista serio e devoto per migliorare la condizione dei suoi fratelli.
Un giorno però si accorge che nulla è come sembra e decide di condividere quello che ha compreso.
Questa decisione sarà per lui fatale.
Recensione
Il film, basato sull’autobiografia di Malcom X, è girato splendidamente e recitato divinamente.
La sceneggiatura è solida e segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: Malcolm ha i capelli rossicci, 2 amanti (diversissime in tutto) e veste alla moda.
- Chiama per l’avventura: Malcolm ha occasione di iniziare a conoscere il movimento Nation of Islam e gli insegnamenti di Elijah Muhammad.
- Rifiuto della chiamata: non aderisce non si inginocchia.
- Incontro con il mentore: il movimento Nation of Islam (il leader lo deluderà).
- Attraversando la prima soglia: Malcom inizia a studiare e pregare.
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: Malcom avrà alleati che diverranno nemici.
- Avvicinamento alla caverna più profonda: il leader (quello che credeva essere suo mentore) predica bene e razzola male.
- Il calvario: il pellegrinaggio a La Mecca gli apre gli occhi (anche i bianchi ci vanno in pellegrinaggio).
- Ricompensa: tornato a casa lascia il movimento e fonda la Organization of Afro-American Unity (OAAU).
Terzo atto
- La resurrezione: inizia a parlare di unità e inclusione.
- La strada del ritorno: i vecchi alleati, ora nemici, ritornano e lo uccidono.
- Ritorno con l’elisir: il pensiero di Malcolm è ancora vivo.
Costato 35 milioni di dollari, ne incassa 73.
Da 1 a 10?
8
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