Per sfortuna che ci sei (La Chance de ma vie) è un film del 2010 diretto da Nicolas Cuche e con protagonisti Virginie Efira e François-Xavier Demaison.
Julien Monnier ha un problema serio: sarà anche un brillante consulente coniugale, ma non riesce a tenersi una donna per più di due settimane! La ragione è che da sempre porta sfortuna a tutte le donne che si mettono con lui.
Quando finalmente ha accettato di rimanere single per tutta la vita, incontra la bellissima Joanna e si innamora di lei, con conseguenze disastrose per la ragazza…!
Recensione di Vitaromantica
Una produzione tutta francese per questo strano e divertente film dall’atmosfera parigina.
Julien è uno psicoterapeuta di coppia e nel suo mestiere è davvero un genio. I suoi metodi sono originali ma, con lui, il successo è assicurato e ogni dissapore tra coniugi o compagni è facilmente risolto.
Peccato che nella vita privata Julien è un disastro, ogni donna che inizia una relazione con lui ha strani e ripetuti incidenti. Insomma. Porta sfortuna! Per questo motivo i suoi rapporti sono brevissimi e finiscono sempre in modo tragico. Questo fino all’arrivo della bella e dolce Joanna di cui Julien si innamora follemente, tanto da non rivelarle il suo problema.
Immancabili arrivano una serie di avvenimenti sfortunati a catena che portano mano a mano Joanna ad accorgersi che c’è sotto qualcosa di strano e alla fine, esasperata per l’ennesima disgrazia, lo lascia. Ma veramente la sfortuna che accompagna ogni donna di Julien è negativa? In effetti la vita di Joanna da quando lo conosce è migliorata, ha fatto carriera al lavoro, ha disegnato la linea di un’auto di successo e realizzato il sogno della sua vita, tutto questo grazie agli accadimenti sfortunati ed imprevisti causati dalla “iella”.
La sfortuna era quindi seguita da un miglioramento di vita significativo e Joanna, accortasi di queste coincidenze e di come in realtà le hanno fatto bene, tenta di ricontattare Julien, che oramai sconsolato si è ritirato in convento.
Una storia originale e simpatica, attori davvero bravi e trascinanti. Non si scende mai nel volgare in questo film delicato e frizzante intermezzato da pezzi astratti tipici del cinema francese.
Da 1 a 10?
8