Ripenso il Tuo Sorriso di Eugenio Montale

Ripenso il Tuo Sorriso di Eugenio Montale

  • Categoria dell'articolo:Poesie
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Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida

scorta per avventura tra le petraie d’un greto,

esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;

e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,

se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,

o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua

e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie

sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,

e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia

schietto come la cima d’una giovinetta palma…

Ripenso al tuo sorriso, ed è per me come acqua pura scorta

per caso tra le pietre di un greto, come un modesto

specchio d’acqua dove notare un’edera e le sue fioriture;

e sopra tutto, l’abbraccio di un cielo nitido..

Questo è il mio ricordo; non saprei dire, o amico lontano,

se dal tuo sguardo filtra uno spirito libero e ingenuo

oppure se tu sei tra gli esuli che il male del mondo tormenta

e che si portano dietro la loro sofferenza come un talismano.

Questo tuttavia posso dirti, che il pensiero del tuo volto,

sommerge i miei tormenti capricciosi con un’ondata di calma,

e il tuo viso si insinua nella mia spenta memoria,

puro come la cima di una giovane palma…

Eugenio Montale

Scritta orientativamente nel 1923, Montale dedica questa poesia a Boris Kniaseff, ballerino e pedagogo russo, incontrato a casa di amici comuni. il cui ricordo lo rende finalmente sereno.

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