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Schegge di Paura racconta la storia di un brillante avvocato che vuole difendere un ragazzo balbuziente accusato di un omicidio eccellente, l’arcivescovo di Chicago.
La scena del delitto è piena di prove a carico, ma il ragazzo si professa innocente e l’avvocato è l’unico a credergli.
Indagando scopre una serie di indizi interessanti che vanno dalla speculazione edilizia al ricatto sessuale.
L’avvocato cerca un ragionevole dubbio per slvare dalla pena capitale il suo giovane cliente.
Recensione
Quello che mi piace maggiormente di Schegge di Paura è il finale: un plot twist magnificamente interpretato da Norton, all’epoca 27enne, che letteralmente ruba la scena al più esperto Gere (47 anni).
Il film è ben costruito, alla base c’è un libro di successo al quale l’autore ha fatto seguire altri 2 romanzi che hanno sempre come protagonista il brillante avvocato. Chissà perché è rimasto uno stand alone e non ha dato vita ad un piccolo franchise.
Le buone idee viaggiano veloce e Richard Gere interpreta pochi anni dopo un ruolo simile in Analisi Finale, dove invece di essere avvocato è uno psichiatra. Al posto suo avrei continuato ad interpretare il fascinoso avvocato di Schegge di Paura, che gli era venuto davvero bene.
La sceneggiatura di Schegge di Paura segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: un brillante avvocato ama la luce dei riflettori.
- Chiama per l’avventura: il brillante avvocato accetta di difendere un ragazzo accusato di omicidio.
- Rifiuto della chiamata: le prove sono tutte contro il ragazzo.
- Incontro con il mentore: l’avvocato chiama una psicologa per aiutarlo.
- Attraversando la prima soglia: il processo inizia molto male.
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: l’ex fidanzata dell’avvocato è il procuratore distrettuale, il team dell’avvocato lo segue come pure una psicologa incaricata di fare il profilo al ragazzo. I nemici dell’avvocato sono dovunque.
- Avvicinamento alla caverna più profonda: il ragazzo è colpevole.
- Il calvario: il ragazzo crolla alla sbarra degli imputati.
- Ricompensa: il giudice dichiara il ragazzo non capace di intendere e di volere.
Terzo atto
- La resurrezione: il ragazzo non andrà in prigione.
- La strada del ritorno: il ragazzo non è innocente.
- Ritorno con l’elisir: l’avvocato capisce di essere stato imbrogliato.
Costato 30 milioni di dollari, ne incassa oltre 102.
Il twist finale occhieggia a un finale analogo di un film con meno successo uscito solamente l’anno prima.
Da 1 a 10?
8 (per l’interpretazione di Norton)
Guarda il trailer in lingua originale
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