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Girato in Canada, ambientato a Chicago, Shall We Dance è un film che racconta la scoperta di una passione, dapprima nascosta, poi dichiarata. Non è un passione per una donna o un uomo, non si sfasciano famiglie e non si prendono kleenex per asciugarsi le lacrime. La passione è per una disciplina: i balli da sala.
Recensione
Cosa c’è di peggio di un uomo che ha letteralmente tutto, una bella moglia, una bella figlia, una bella casa, un lavoro sicuro e non riuscire ad esserne felice?
Cosa c’è di peggio ad essere una moglie che pensa di essere stata tradita dal proprio marito e che poi scopre che lui, in un certo senso è fedele?
In un certo senso, perché il marito ha tradito e lo confessa e si sente in colpa. Si sente in colpa perché è consapevole che è un uomo che dalla vita ha avuto tanto e che non si accontenta. Il suo peccato è l’ingordigia. Il marito è un dograto di felicità. Non in grado di riconoscere quello che già ha, se lo va cercare altrove.
“Pensavo di poter essere più felice di quanto lo sono ora… ma avevo paura che tu ci rimanessi male se avessi saputo che volevo essere ancora più felice di quanto già sono con te…”
John Clark (Richarg Gere) alla moglie Beverly (Susam Sarandon)
La ricerca della dose extra di felicità della quale il marito ha bisogno lo porta in una scuola di ballo, non per amore del ballo, ma perché attratto dalla maestra che tornando a casa vede ogni sera affacciata alla finestra della scuola. Sarà stata la curiosità, oppure la consapevolezza che non avrebbe perso nulla della sua vita perfetta, che una sera decide di scendere dal treno ed entrare nella scuola.
Il marito ha una morale: invece di provarci con la maestra, ci prova con il ballo e scopre che ballare gli piace più della maestra.
Da vedere per il ballo, i costumi e per Stanley Tucci, semplicemente divino,
Una piccola postilla: il punto interrogativo alla fine del titolo ha l’obiettivo di distinguerlo da un capolavoro de cinema americano (1937) black and white Ginger Rogers e Fred Astaire.
Da 1 a 10?
7
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E se inizia a interessarti il ballo da sala, ecco un manuale
Se ti piace Richard Gere, leggi anche uno dei primissimi post su questo blog.
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