Sopravvissuto, The Martian – Film 2015

Sopravvissuto, The Martian – Film 2015

  • Categoria dell'articolo:Eroi Romantici
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Sopravvissuto è la verisone marziana di Cast Away.

Un botanico in missione su Marte con altri scienziati astronauti viene creduto morto dai suoi compagni e lasciato sul pianeta. Si risveglia dopo ore e scopre di essere abbandonato. Dato che è un geniaccio capisce che i suoi compagni non avrebbero potuto fare altrimenti e decide di fare del suo meglio per rimanere vivo 4 anni per essere recuperato dalla prossima missione. Anche sulla Terra le cose si muovono e in barba ai soliti burocrati gli amici decidono di fare marcia indietro e tornare a prenderselo e ci riescono.

Recensione di Vitaromantica

The Martian è una sorta di Castaway, ambientato su Marte e con un cast parlante. L’archetipo è quello dell’eroe romantico in lotta con un mondo ostile, contro se stesso e alla naturale inclinazione di lasciarsi sconfiggere dal pessimismo. e invece Matt Damon ha fatto come Bridget Jones quando sceglie Chaka Khan. Matt Damon sceglie di vivere.

Confesso che ho aspettato anni prima di vederlo perché non mi andava di vedere il solito sopravvissuto alle prese con un ambiente ostile che si crea degli alter ego per non essere solo. Ormai abituata ai bellissimi dialoghi con Al 9000 in Odissea nello Spazio, volevo di più. Non sapendolo l’ho avuto. Il protagonista, abbandonato e solo, condannato a registrare un video diario che presumibilmente lo avrebbe visto morire, inizia ad avere una idea geniale dietro l’altra, si crea un orto, aggiusta la macchina, produce acqua, trova fonti di energia, sino a trovare il modo per comunicare con la terra.

Forse il rapporto con che Matt Damon ha con i suoi colleghi sulla terra e poi con i suoi amici che viaggiano verso la terra è la parte del film che preferisco anche perchè ad un certo punto si farà chiamare il capitano Barba Bionda. Alcuni ci hanno visto un piccolo omaggio a Jack Sparrow, altri Capitan Harlock, anche se forse Matt Damon è più vicino a Capitan Futuro.

Un’altra cosa che ho amato del film sono le immagini del pianeta. Nessun computer, solo la scelta di una ottima location terrestre: Wadi Rum (la Valle della Luna) in Giordania, che è stata utilizzata anche per Pianeta rosso e Mission to Mars (entrambi del 2000) e The Last Days on Mars (2013). Nel 2011 fra una ripresa e l’altra, la Valle è stata inserita tra i beni naturalistici protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

La sceneggiatura segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

  1. Mondo ordinario: un botanico e i suoi colleghi astronauti stanno completando con successo una missione du Marte.
  2. Chiama per l’avventura: una violenta tempesta costringe gli austronauti ad abbandonare il pianeta. Decollano credendo che il botanico sia morto. Il botanico è vivo e si accorge di essere stato abbandonato sul pianeta da solo.
  3. Rifiuto della chiamata: il botanico calcola quanto tempo manca alla prossima missione su Marte, calcola le scorte di cibo e acqua a disposizione e si fa prendere dallo sconforto. Cibo e acqua non gli bastano.
  4. Incontro con il mentore: il mentore del botanico sono gli studi che ha fatto. Capisce che ha abilità e conoscenza per sopravvivere e nizia a lavorare per prodursi acqua e cibo.
  5. Attraversando la prima soglia: il botanico vede la luce. la produzione di cibo e di acqua è promettente e spera di potercela fare.

Secondo atto

  1. Prove, Alleati e nemici: il botanico recupera un vecchio residuato lasciato su Marte e lo utilizza per comunicare ocn la Terra.
  2. Avvicinamento alla caverna più profonda: una esplosione spazza via tutte le derrate prodotte dal botanico. Al botanico viene imposta una rigidissima dieta in modo da poter aver cibo sino all’arrivo di una nave con i rifornimenti.
  3. Il calvario: Il razzo lanciato con le provviste esplode. Il botanico è convinto che morirà su Marte.
  4. Ricompensa: gli amici del botanico invece di atterrare sulla Terra si rimettono in viaggio per andare a recuperare l’amico creduto morto.

Terzo atto

  1. La strada del ritorno: il botanco si lancia nello spazio appiccicato ai razzi dell’astronave, senza cabina. Morire nel tentativo di raggiungere i suoi cmpagni è una opzione decisamente migliore di quella di morire sul pianeta rosso, aspettando aiuti che forse non arriverebbero mai in tempo.
  2. La resurrezione: il botanico nello spazio vede la nave spaziale dei suoi compagni, ma sono ancora troppo lontani. Decide allora di utilizzare l’aria che ha per respirare, come propellente per cercare di avvicinarsi e farsi recuperare.
  3. Ritorno con l’elisir: Sulla torna il botanico è ora professore ae insegna come sopravvivere nello spazio a futuri austronauti.

Una sceneggiatura strutturata in questo modo raramente sbaglia.

Costato 108 milioni di dollai, ne incassa oltre 630.

Una ultima nota: la colonna sonora è fantastica perché oltre a includere musiche originali composte da Harry Gregson-Williams, contiene brani d’annata come:

1. Happy Days Theme – Pratt & Mcclain
2. Turn The Beat Around (love To Hear Percussion) – Vicki Sue Robinson
3. Hot Stuff – Donna Summer
4. Rock The Boat – The Hues Corporation
5. Don’t Leave Me This Way – Thelma Houston
6. Starman – David Bowie
7. Waterloo – Abba
8. Love Train – The O’jays
9. I Will Survive – Gloria Gaynor

Per giustificare queste canzoni vintage, Matt Damon si lamenta di non avere musica contemporanea, ma solo vecchio ciarpame lasciato su Marte dal suo capitano.

Nei trailer sono state utilizzate anche queste canzoni:

  • All Along The Watchtower – The Jimi Hendrix Experience (Official trailer )
  • Caprica – audiomachine (Official teaser trailer )
  • Solace – Pusher Music (Official teaser trailer )
  • Shepherd – Confidential Music (Official teaser trailer )
  • Magma – Volta Music (Official trailer )

Da 1 a 10?

7 1/2

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