Sui Marciapiedi – Film 1950

Sui Marciapiedi – Film 1950

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La trama

Sui marciapiedi di New York è dove ha sempre vissuto il protagonista di questo film, un poliziotto dai modi spicci, sempre pronto a menar le mani pur di far confessare i sospettati.

Per le sue maniere poco ortodosse viene degradato da detective a sergente. Gli viene affidato un nuovo caso di omicidio ed è pieno di rabbia. Nel tentativo di far parlare un sospettato lo prende a pugni e il sospettato muore (ha una placca di argento a protezione della calotta cranica). Avvertito da un collega che la persona che ha appena ucciso è un eroe di guerra, occulta il cadavere e inscena un diversivo per allontanare i sospetti su di lui.

Inizia una caccia all’uomo (in realtà una caccia al cadavere). Indagando arrivano alla ex moglie dell’ucciso, una splendida modella.

Il poliziotto la incontra e ne rimane folgorato e le chiede un appuntamento. Lei accetta. La accompagna prima a casa dove conosce il padre di lei, che guarda caso, aveva conosciuto il poliziotto 6 anni prima, quando il poliziotto ha realzzato il sogno di ogni tassista al mondo: avere una persona che sale sul taxi urlando:

Segua quella macchina! Presto!

Con relativo scontro a fuoco.

Il cadavere viene trovato e le indagini prendono una brutta piega.

Il padre della ex moglie viene accusato di omicidio e arrestato (ha movente, occasione e conosce i dettagli dell’omicidio. “Gli ho detto che gli spaccavo a testa”). L’ex moglie è convinta dell’innocenza del padre.

Il poliziotto continua ad indagare, soprattutto nei confronti del malavitoso che tiene in ostaggio la città, che lo ha fatto degradare e che era il motivo per il quale è andato in casa del povero disgraziato che (non volendo) ha ucciso e nel frattempo non smette di darsi da fare per assicurare al tassista un ottimo (costosissimo) avvocato difensore.

Il poliziotto scrive una lettera al suo capo, confessando i dettagli di come ha ucciso il sospettato, scagionando il tassista e esce nella nptte per regolar ei conti con il malavitoso (colpevole dell’omicidio che lo ha portato a casa dell’eroe con la placca di argento in testa) e di tanti altri crimini, primo fra tutti quello di essere stato in gioventù complice del padre del poliziotto.

Il malavitoso viene arrestato insieme ai suoi scagnozzi, il poliziotto confessa il suo crimine l’ex moglie giura che lo aspetterà.

Recensione

Sui Marciapiedi è un gran bel film. Asciutto nella regia di Preminger. Non c’è molta musica ad accompagnare le scene (qualche arco per i momenti di tenerezza fra il poliziotto e l’ex moglie), piuttosto le pause ed i silenzi che creano la tensione della storia.

Il tema principale non è l’indagine, ma il senso di colpa del protagonista e il suo sincero desiderio di non mandare un innocente in prigione e di affrancarsi dall’ombra di un padre (il suo) ingombrante, ladro, morto in prigione tentando di evadere.

Omicidio, redenzione e perdono sui marciapiedi di New York.

Da 1 a 10?

7 e mezzo

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Indossa il cappello tipico di tutti gli uomini del periodo, il mitico Fedora

C’è chi non vuol mandare un innocente in prigione e chi non vuole far assolvere un colpevole. Se ti piace il soggetto, clicca qui per leggere la recensione.

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