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Nel profondo Sud degli Stati Uniti, le donne sono bellissimi fiori dai petali d’acciaio.
Film corale dove 6 magnolie:
- una madre
- la figlia di lei malata, fresca sposina ossesisonata dal colore rosa
- la proprietaria del salone di bellezza del luogo
- una vedova miliardaria con un cane orrendo
- una miliardaria con un senso dell’morismo macrabo
si incontrano periodicamente nel salone di bellezza di una delle amiche e si confrontano.
Recensione
La sceneggiatura di Fiori D’Acciaio segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: in una bella cittadina del Sud fervono i preparativi per il matrimonio dell’anno (tutto in rosa)
- Chiama per l’avventura: tutte le protagoniste si incontrano nel salone di bellezza di una amica per farsi belle
- Rifiuto della chiamata: la sposina dovrebbe aver euno stile di vita più consono alla sua malattia, ma lei vuole una vita normale (figli inclusi)
- Incontro con il mentore: la proprietaria del salone di bellezza (se non il salone di bellezza stesso)
- Attraversando la prima soglia: il matrimonio viene celebrato
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: l’unico vero nemico è la malattia della sposina
- Avvicinamento alla caverna più profonda: la sposa riceve un rene dalla madre
- Il calvario: la sposa entra in coma
- Ricompensa: la madre decide di staccare la spina e dice che lei è una donna fortunata che era presente quando sua figlia è venuta al mondo e che lo era quando se ne è andata via
Terzo atto
- La resurrezione: sulla tomba della ragazza le amiche riescono a ridere di cuore
- La strada del ritorno: la lavorante del salone di bellezza dice che chiamerà la bimba che aspetta come la sposina
- Ritorno con l’elisir: una delle amiche tira un brutto scherzo all’altra
Costato 15 milioni di dollari, ne incassa quasi 97.
Da 1 a 10?
8
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