I Trafficanti – Film 1947

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I pubblicitari sono i trafficanti di questa pellicola. Anche in questo caso il titolo non rende giustizia al concept.

Forse sarebbe stato più giusto tradurlo con: Venditori da Strapazzo.

Recensione

La sceneggiatura de I Trafficanti segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

Mondo ordinario: un veterano viene assunto da una importante agenzia pubblicitaria
Chiama per l’avventura: gli affidano un cliente difficile che vuole una testimonial d’eccellenza, una nobile inglese, vedova di un generale americano eroe di guerra molto riservata
Rifiuto della chiamata: il veterano rifiuta al potere dei soldi. Li usa ma non è ossessionato
Incontro con il mentore: la nobile inglese
Attraversando la prima soglia: il veterano incontra la nobile inglese con uno stratagemma e ne conquista la piccolina e anche lei quando la salva dall’indossare un négligé trasparente

Secondo atto

Prove, Alleati e nemici: il veterano è simpatico a tutti. Non ha nemici se non la voglia di raggiungere i suoi obiettivi
Avvicinamento alla caverna più profonda: escono e durante il primo appuntamento vanno in un locale dove si esibisce la vecchia (si fa per dire) fiamma del veterano. La nobile inglese inizia ad avere dubbi sul veterano. Confermati quando lui la convince a partire per un fine settimana insieme e nella sistemazione proposta
Il calvario: il veterano si ritrova di fronte al suo cliente più importante, ma non è più lo stesso. Adesso sente di avere obblighi familiari e sente di aver paura
Ricompensa: il veterano si licenzia e abbandona la sala

Terzo atto

La resurrezione: il veterano comunica alla nobile inglese che il matrimonio dovrà aspettare dato che non ha più un lavoro
La strada del ritorno: la nobile inglese lo accetta così come è
Ritorno con l’elisir: il nobile inglese svuota il portafoglio per iniziare la vita insieme da zero

Costato quasi 2,5 milioni di dollari, ne incassa 4,5.