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Il cattivo tenente è davvero cattivo. Dietro al suo distintivo fa di tutto, tranne che il suo dovere.
La sveglia gli arriva quando deve indagare su un orrendo crimine commesso ai danni di una bella e giovane suora in odor di santità (potrebbe essere anche masochismo).
Recensione
Molto discusso per le scene di sesso esplicito, la crudezza delle immagini, questo film è entrato nel cuore di moltissimi registi. Martin Scorsese lo inserisce nella lista dei suoi film preferiti degli anni ‘90.
La sceneggiatura de Il Cattivo Tenente segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: il tenente è corrotto.
- Chiama per l’avventura: gli viene chiesto di indagare su uhn atroce crimine.
- Rifiuto della chiamata: conosce i colpevoli, ma non li denuncia.
- Incontro con il mentore: la bella suora.
- Attraversando la prima soglia:
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: il tenente alla fine è solo. Non ascolta l’amico che gli dice di smettere di scommettere. Si fa odiare da tutti quelli che incontra.
- Avvicinamento alla caverna più profonda: il tenente cerca redenzione.
- Il calvario: il tenente ha una visione di Gesù.
- Ricompensa: la visione si dimostra essere una anziana signora afroamericana in cappotto blu e cappellino che gli consegna una prova per incriminare i colpevoli (senza che lui o la suora li abbiano denunciati).
Terzo atto
- La resurrezione: il tenente acciuffa i colpevoli.
- La strada del ritorno: il tenente libera i colpevoli e li caccia (mette in salvo?) dalla città.
- Ritorno con l’elisir: il tenente vola in cielo (oppure all’inferno).
Costato 1 milione di dollari, ne incassa 2. Raddoppia l’investimento.
Da 1 a 10?
7 e mezzo
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