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Il 24enne Jess diventa bandito cercando di difendersi da un sopruso (lo scippo della fattoria di famiglia da parte dei tirapiedi delle ferrovie) e poi, insieme al frtello Frank, per vendicare il barbaro assassinio della madre da parte degli stessi.
Jess e il fratello si danno alla macchia, formano una banda e iniziano a rapinare treni. Cerca di tornare sulla retta via, convinto dalla sua fidanzata, ma i rappresentanti della ferrovia sono compe la priovra e la promessa di una condanna lieve per poter ritornare ad essere cittadino libero e a vivere accanto alla donna che ama vengono infrante e Jess viene condannato a morte.
Lo libererà il fratello Frank con il quale continuerà a fare rapine.
Un giorno ferito torna a casa, dove può conoscere per la prima volta il figlio e assaporare la vita da uomo sposato.
La felicità dura poco: un componente della sua banda, lo andrà a trovare e alla prima occasione utile, lo ucciderà sparandogli alle spalle. Aveva 34 anni.
Recensione
Jess il Bandito è un grande western con grandi protagonisti, entrambi in stato di grazia (Tyron Power sbarbato è bellissimo, Fonda molto intenso).
Girato a colori (e che colori!), sui nostri schermi circola ancora in B/N, ma con il doppiaggio in originale (non l’ho mai visto ridoppiato, aggiungo fortunatamente). A colori, Jess il bandito è molto più bello. Attenzione, esiste anche una pelliccola colorata,
Se sapete l’inglese, provate a vederlo in lingua originale. I vecchi film sono recitato tutto con una bella dizione, molto più semplice da seguire di molti contemporanei.
Successo senza tempo. Praticamente presente nelle sale cinematografiche americane per 15 anni.
Costato 1,5 milioni di dollari, ne incassa poco meno di 2,5.
Da 1 a 10?
7 e mezzo
Guarda il trailer in lingua originale
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Leggi lo script.
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