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Una donna che visse due volte riesce a sprecare la sua unica possibilità di essere felice con il solo uomo che abbia mai veramente amato.
Ad un ex poliziotto con il terrore del vuoto viene chiesto di indagare su una splendida donna con manie suicide. L’ex poliziotto va oltre, innamorandosi della bella signora che però muore lanciandosi nel vuoto davanti a lui.
L’ex poliziotto non riesce a darsi pace, e quando incontra l’esatta replica della donna amata, la conosce e la convince a trasformarsi nel suo amore perduto.
La replica ha un segreto: non è l’esatta copia dell’amore perduto del poliziotto, ma è lei stessa l’amore perduto.
La donna che impersonava era morta da tempo, uccisa dal marito della quale era amante.
Una splendida collana con un pendente di rubino la smaschera, il senso di colpa la uccide.
Recensione
Quando uscì il film ebbe una accoglienza tiepida, ma in breve tempo riusciì a conquistare il consenso di critica e pubblico.
Bellissima la regia e la sensazione di terrore con le flashate di colore per far immedesimare lo spettatore nello stato d’animo dell’ex poliziotto. Inquetantissimi i primi piani degli occhi che in questo film si sprecano.
L’amore vince la morte e la colpa. Apparentemente sì. Il poliziotto sembra perdonarla quando la bacia sul campanile.
Purtroppo anche se piena di rimorsi e essersi sinceramente ritrovata con l’ex poliziotto, la donna che visse due volte non si salva e muore, entrando di diritto nella nostra selezione dedicata alle cattive ragazze.
Costato 2.5 milioni di dollari, ne incassa oltre 7.
I costumi sono della mitica Edith Head.
Da 1 a 10?
8 meno meno
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