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Latin Lover è come veniva chiamato un grande attore italiano scomparso ormai da 10 anni. Lo celebra il paesello d’origine in Puglia, nel quale arriva il gotha del cinema italiano e la sua famiglia allargata, fatta di 2 mogli, un mucchietto di figlie e nipoti e generi.
Alla festa in suo onore arrivano anche i suoi più fedeli collaboratori: il montatore di tutti i suoi film e il suo stunt.
Tutti però attendono una figlia, la più giovane, la figlia americana, riconosciuta grazie al test del DNA.
Recensione
Un gran bel film al femminile per chi ama il cinema italiano.
Nel personaggio del latin lover c’è il Mattatore, Snàporaz, lo Zamora di Porta Vittoria.
E poi c’è il twist finale che fa sorridere e che apre una riflessione profonda su quanto un attore di successo deve sacrificare di se stesso per far contento il proprio pubblico e essere fedele alla sua immagine riflessa, che, come spesso accade, può essere lontanissima dalla sua persona.
Il titolo e il paesello pugliese, terra d’origine del protagonista, sono un chiaro omaggio a Rodolfo Valentino, il primo, vero, unico Latin Lover.
Da 1 a 10?
7 e mezzo
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