Non Mandarmi Fiori! – Film 1964

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Un marito convinto della sua prossima dipartita chiede alla moglie di: Non Mandarmi Fiori!

L’unica cosa che desidera è quella di lasciare tutto in ordine.

C’è solo un piccolo particolare: è sano come un pesce!

Recensione

La sceneggiatura di Non Mandarmi Fiori! segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

Mondo ordinario: un marito ipocondriaco vive ingurgitando farmaci e andando a farsi visitare (è convinto di avere qualcosa di brutto)
Chiama per l’avventura: non visto ascolta il suo medico discutere di un caso di un malato terminale e si convince di essere lui il caso
Rifiuto della chiamata: rifiuta di dire alla moglie che sta per morire
Incontro con il mentore: confessa al suo migliore amico che sta per morire
Attraversando la prima soglia: inizia a pianificare la sua dipartita

Secondo atto

Prove, Alleati e nemici: i vicini di casa, il lattaio e il ragazzo della lavanderia sono tutti dei gran pettegoli e il marito non vuole che il suo triste destino sia argomento di conversazione. Il dottore che lo visita ogni 3 per 2 gli dice che è sano. L’unico che lo aiuta nei preparativi per la sua dipartità è il suo migliore amico. Il più grande nemico del marito è la sua ipocondria
Avvicinamento alla caverna più profonda: il marito individua in un vecchio compagno di scuola della moglie il futuro marito di lei
Il calvario: la moglie non crede che il marito stia per morire, piuttosto una tecnica del marito per depistarla da un suo tradimento e lo caccia di casa
Ricompensa: il dottore conferma a tutti (marito, moglie, amico) la buona salute del marito

Terzo atto

La resurrezione: proprio quando la moglie sta per partire per Reno, arriva l’impresario delle pompe funebri con i contratti di sepoltura
La strada del ritorno: il marito e la moglie ritornano insieme
Ritorno con l’elisir: e vissero tutti felici e contenti (per tutto il tempo a loro concesso)

Costato non ho trovato quanto, incassa oltre 9 milioni di dollari.