Rush – Film 2013

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Rush: 2 piloti di formula 1 hanno fretta di vincere il titolo. Uno è riflessivo e calcolatore, l’altro pensa poco e prende la vita come viene.

Recensione

La sceneggiatura di Rush segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

Mondo ordinario: 2 piloti, uno inglese e l’altro austriaco, si sfidano in pista in formula 3
Chiama per l’avventura: la formula 1 li chiama e entrambi bramano per arrivare a competere con una macchina potente
Rifiuto della chiamata: l’austriaco non trova l’appoggio della famiglia che lo vorrebbe banchiere, ma decide di andare avanti per la sua strada chiedendo un prestito alle banche. La scuderia dell’inglese fallisce
Incontro con il mentore: la rivalità fra i 2 piloti li stimola a migliorarsi. Le rispettive compagne sono per l’austriaco un sostegno, per l’inglese fonte di distrazione
Attraversando la prima soglia: 1975 l’austriaco è campione e l’inglese vuole diventarlo

Secondo atto

Prove, Alleati e nemici:
Avvicinamento alla caverna più profonda: il pilota inglese convince tutti a correre su un circuito reso pericoloso a causa del maltempo
Il calvario: l’austriaco ha un terribile incidente automobilistico
Ricompensa: dopo 6 settimane ritorna in pista

Terzo atto

La resurrezione: la sfida continua
La strada del ritorno: i piloti sono ad un testa a testa e in pista si ripresenta la stessa situazione del giorno del mortale incidente. Il pilota austriaco decide di abbandonare la corsa ritenendo il rischio troppo alto
Ritorno con l’elisir: i 2 piloti si incontrano dopo qualche tempo. Non c’è astio. La loro vita prenderà strade diverse premiando uno e punendo l’altro

Costato 38 milioni di dollari, ne incassa olre 98.

Gran bel film sul mondo delle corse.

Nulla a che vedere con Bolide Rosso.