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“Sono cambiato. Riproviamoci!”
Un messaggio che sarà capitato di leggere a molti di noi. Il messaggio su cui si svolge tutta la storia di “Se son rose”
Leonardo Giustini, il protagonista interpretato da Leonardo Pieraccioni, è un giornalista cinquantenne, tipico single tutto concentrato sulla carriera di giornalista web e storie superficiali.
Con lui Yolanda, figlia avuta da un matrimonio finito, quindicenne stanca di vedere il padre smarrito dietro a storie senza capo né coda, al limite dell’immaturità adolescenziale.
Per questo, una notte, decide di intervenire e di spronare il padre ad affrontare il passato per scoprire il presente e riprendere in mano la sua vita.
Il messaggio viene accolto da alcune sue ex e Leonardo si trova ad affrontare un divertente viaggio nel passato e in se stesso.
Il personaggio di Leonardo ricalca i personaggi di Pieraccioni, ma con una maggiore maturità e consapevolezza. Meno maschera e più uomo, si ritrovano tanti dettagli del Pieraccioni conosciuto negli anni passati.
Con la narrazione di quattro storie e di quattro fidanzante, interpretate tutte molto bene da un cast praticamente tutto al femminile, ci presenta alcuni dei motivi per cui le storie d’amore finiscono e ci dà modo di riflettere mentre ci strappa un sorriso.
Un plauso alle colleghe Mariasole Pollio, Claudia Pandolfi, nel ruolo della ex moglie di Leonardo, Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Gabriella Pession, Antonia Truppo che danno qualcosa in più a questo film. Di loro il regista dice “Grazie a loro, essendo un film autobiografico, non ho fatto fatica a ricostruire determinate mie vere ex fidanzate, ma questo forse è meglio non dirlo, non vorrei mi chiedessero i diritti Siae”.
Altri protagonisti maschili sono Sergio Pierattini, Gianluca Guidi e Vincenzo Salemme con un cameo.
Nei dialoghi a noi ha colpito questo passaggio, che ha qualcosa di romantico e nostalgico:
Io e te siamo come un faro in mezzo al mare.
Se son rose – Dialogo fra Leonardo e 48
Il faro c’ha la luce.
La luce c’è, la luce gira e non c’è. La luce c’è, la luce gira e non c’è.
Poi arriva la nebbia e copre il faro. Il viandante marittimo arriva e dice “ma qui c’è un faro?”
C’è il faro, è che c’è la nebbia davanti ma il viandante non lo sa, ma il faro c’è.
Anche se c’è qualcosa che parrebbe dire a lui che non c’è il faro.
Invece io e te siamo… quel faro li. Cioè io e te ci siamo anche quando sembra che non ci siamo…
PS la risposta… ascoltatela nel film.
La nostra recensione
Film commedia, a tratti malinconico e riflessivo, si rivolge ad un pubblico più maturo che in questi anni è invecchiato con l’attore nel tempo. Il film sicuramente ha molto di autobiografico ma racconta la storia di molti cinquantenni di oggi. La storia non annoia, ma non regala quelle perle dei primi film del toscano.
Un film che accompagna una bella serata di relax.
Da 1 a 10
7 e mezzo
Dove è stato girato
Spesso nei film di Pieraccioni colpiscono i luoghi (le location come dicono i colti) dove viene girato il film.
Sappiamo tutti che il regista e attore preferisce la Toscana, infatti anche questo film è girato fra Firenze, Prato, e la zona di Barberino del Mugello.
Si riconoscono la Piazza del Comune e Piazza Ciardi di Prato, il Castello di Villanova a Barberino di Mugello (Fi).
La scena della barca è girata sul Lago di Bilancino
La produzione
Uscito alla fine del 2018 al botteghino non ha riscosso l’atteso successo.
In programmazione su Netflix.
Vedi il trailer originale
Intervista al cast
Colonna sonora – Non ho parole d’amore
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