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Seven sisters, 7 sorelle, vivono come se in realtà fossero tutte la stessa persona, Karen Settman, la madre che mettendole al mondo è morta di parto. Ogni sorella ha il permesso di uscire dal rifugio solo in un specifico giorno della settimana, da cui i loro nomi.
Non tutte rispettano le regole e una di loro disubbidisce e si ferisce lla mano, obbligando il nonno ad amputarle una falange. All’amputazione della stessa falange vengono sottoposte tutte le sorelle.
Malgrado l’isolamento, ogni sorella ha un carattere e uno stile ben distinto.
Un giorno Monday, non torna a casa e le sorelle, preoccupate, si attivano per cercarla.
La ricerca di Monday si rivela una trappola orchestrata dalla stessa Monday per salvare i gemelli che porta in grembo. In un pianeta dove vige la legge del figlio unico, per contenere la popolazione e preservare e risorse del pianeta, tutti i gemelli sono sottoposti a ibernazione forzata.
Purtroppo le sorelle scopriranno, grazie al sacrificio di una di loro, che la macchina per ibernare i fratelli in eccesso, non è altro che un potente inceneritore che di fatto elimina i fratellini.
Monday muore, ma i gemelli che porta in grembo si salvano, insieme a due sorelle.
Recensione
Seven Sisters ha sicuramente degli spunti interessantissimi, tanto che la sceneggiatura era stata più volte segnalata per essere trasposta in pellicola cinematografica.
Purtroppo ci sono delle cose che non funzionano:
- troppo sesso
- troppa lotta
Avrenne potuto essere il Blade Runner del XXI secolo, un film culto da lasciare alle generazioni future. Purtroppo il regista ha forse visto troppi film di Tarantino e ha sprecato una bella occasione. Il cult era dietro l’angolo e lì è rimasto.
Costato 20 milioni di dollari, ne incassa solo 28. Anche il pubblico se ne è accorto.
Da vedere 1 volta e basta.
Da 1 a 10?
6 + (gli attori sono bravi)
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