Vatel – Film 2000

Vatel – Film 2000

  • Categoria dell'articolo:Film Storici
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François Vatel, cuoco del Principe di Condé, deve organizzare un maestoso ricevimento della durata di 3 giorni. L’obiettivo è quello di riavvicinare il suo padrone, il Principe di Condé, al Re di Francia, Luigi XIV, il Re Sole. Siamo nel 1671 e ci sono all’orizzonte venti di guerra.

Il Principe di Condé è un valente guerriero e ordina a Vatel, suo maestro di cerimonie, di creare la magia, per 5000 persone (il re e il suo seguito).

Principe e Re vogliono e devono fare pace (infondo conviene ad entrambi).

Inizia per Vatel una lotta contro il tempo per organizzzare pranzi, cene e relativi intrattenimenti.

In questi 3 giorni ha modo di farsi nemici potenti, di innamorarsi, di scoprire che è e sempre rimarrà per il suo padrone, una cosa, talmente piccola da essere messa su un tavolo di carte come posta.

Il 24 Aprile 1671, Vatel si suicida.

E non perché teme di aver fallito e di aver deluso il Principe, ma per vivere gli ultimi suoi momenti da uomo libero.

Recensione

Il film racconta l’organizzazione di un ricevimento. I veri protagonisti sono il cibo, i cuochi, le ricette. Altro meraviglioso film se si ama il food. Se vi aspettate denuncia politica, intrighi amorosi, gelosie fra amanti, questi ci sono, ma sempre in secondo piano.

Il titolo è chiaro e mantiene la promessa. Si chiama Vatel e non Amore e Morte a Chantilly.

Anche se la storia di amore c’è e pure la morte.

La sceneggiatura segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

  1. Mondo ordinario: il Re Sole visiterà per 3 giorni il Castello di Chantilly.
  2. Chiama per l’avventura: il Principe di Condé ordina a Vatel di organizzare 3 giorni indimenticabili.
  3. Rifiuto della chiamata: Vatel non riesce a essere gentile con tutti gli ospiti, anche se di lignaggio maggiore.
  4. Incontro con il mentore: Vatel incontra Anne de Montausier, Dama di Compagnia della Regina
  5. Attraversando la prima soglia: Vatel si innamora e sacrifica i suoi pappagalli per salvare gli uccellini di Anne de Montausier necessari al medico di corte per curare la gotta del Principe.

Secondo atto

  1. Prove, Alleati e nemici: ogni giorno le prove sono i menu, l’intrattenimento, gli approvvigionamenti. Il nemico più acerrimo è un ospite, il Marchese di Lauzun, che ambisce alle grazie di Anne de Montausier. I suoi alleati sono le persone che lavorano per lui, che ne riconoscono il genio.
  2. Avvicinamento alla caverna più profonda: Vatel scopre che un suo ragazzino è stato preso da ospiti del Marchese. Con Lanzun è scontro aperto.
  3. Il calvario: Vatel scopre che il Principe di Condé lo ha perso a carte giocando con il Re e che deve andare a lavorare a Versailles.
  4. Ricompensa: Vatel non vuole andare a Versailles e non vuole condividere Anne de Montausier con nessuno. Può solo suicidarsi.

Terzo atto

  1. La resurrezione: Vatel libera il suo ultimo pappagallo e il pesce per il banchetto finale arriva per tempo
  2. La strada del ritorno: il banchetto è un successo e le statue di ghiaccio si sciolgono (tutto è vano).
  3. Ritorno con l’elisir: Anne de Montausier legge la lettera di Vatel e decide di non tornare mai più alla corte di Versailles.

Costato 37 milioni di dollari, ne incassa poco più dii 21. Un flop giustificato da una pessima distribuzione (forse intenzionale) e una altrettanto pessima campagna marketing.

Da 1 a 10?

8

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