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Il ritratto di una bella signora, ereditiera e sposa infelice, che desiderava dalla vita avere tante cose.
Otterrà solo un marito odioso e manipolatore.
Recensione
La sceneggiatura di Ritratto di Signora segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: una bella americana arriva in Europa
- Chiama per l’avventura: lo zio muore e diventa ricca
- Rifiuto della chiamata: dice di non volersi sposare ma alla fine si sposa
- Incontro con il mentore: il cugino (artefice della ricchezza della bella americana)
- Attraversando la prima soglia: la bella americana arriva a Firenze e viene messa sulla strada di un artista di poco talento
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici: la bella americana non ha amici. La contessa che credeva sua confidente è in realtà amante del marito, l’artista di poco talento, e madre della di lui figlia. L’unico che l’ha sempre amata, il cugino, sta morendo di tisi in Inghilterra
- Avvicinamento alla caverna più profonda: la bella americana si sposa
- Il calvario: il matrimonio è un inferno
- Ricompensa: la bella americana lascia il marito, l’artista di poco talento e torna in Inghilterra
Terzo atto
- La resurrezione: confessa al cugino morente il suo amore
- La strada del ritorno: torna dall’America un suo vecchio (bellissimo) pretendente
- Ritorno con l’elisir: questa volta lo sposerà?
Costato 35 milioni di dollari, ne incassa 3,5. Un diasatro.
Da 1 a 10?
7
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Malkovich dopo 8 anni cita se stesso. Forse troppo. Leggi qui a cosa mi riferisco.
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