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Agora narra la storia di Ipazia, filosofa neoplatonica, scienziata, docente in Alessandria d’Egitto dal 391 d.C. al 415 d.C.
Le fonti sono poche e il regista ha creato un magico intreccio che incanta il pubblico e scontenta filosofi, astronomi e religiosi, prendendo anche decisioni scomode, come quella di negare alla protagonista qualsiasi coinvolgimento sentimentale. Ipazia seduce, ma non è sedotta dagli uomini. L’unica cosa che la accende è il sapere e il suo percorso per farla proghedire.
Le vicende di Ipazia si legano a quelle della città, che vede il dilagare di una nuova religione con i suoi fondamentalismi in quelli che sono stati schiavi e che ora liberi non hanno di che vivere, un potere politico che non è maturo abbastanza per anticipare o arginare i casi di intolleranza, una minoranza religiosa, ricca e odiata e un potere militare stanco e privo di un vero leader.
Attualissimo.
Recensione
Agora è un bel film che si presta a chiavi di letture multiple:
- la condizione della donna che rifiuta i matrimonio per realizzarsi nello studio della filosofia e della astronomia
- la condizione della donna sul mondo del lavoro: Ipazia è una professoressa di un gruppo di studenti, tutti uomini, che danno l’idea di seguire la lezione perché maggiormente interessati a conquistarne il cuore (e corpo, dato che Ipazia è molto bella) più che l’argomento che essa espone a lezione
- l’amore che due uomini, rappresentanti di fazioni opposte nutrono per Ipazia, come se la scienziata rappresentasse un punto di incontro fra i nemici (uniti dalla donna, dall’amore romantico e passionale che sentono crescere nei confronti di lei, dalla di lei cultura e dalla possibilitàche la condivisione della stess apossa farli diventare uomini migliori?)
- la difficile coesistenza di due religioni diverse: quella nuova, della povera gente che vive di simboli e superstizioni che si contrappone a quella dei ricchi, liberale
- c’è il tema della intolleranza e della caccia alle streghe e la loro distruzione (nelle crociate si uccidevano gli infedeli, nell’inquisizione spagnola gli eretici, nei campi di concentramento…)
- c’è il tema della distruzione della conoscenza rappresentato dal rogo di tutti i libri contenuti nella biblioteca di Alessandria d’Egitto, appena 700 mila volumi.
Ipazia “Salva solo le opere importanti! Lascia stare quelle minori!”
Davo: “Quali sono le opere minori?”
Da 1 a 10?
8
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