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Due avventurieri si lanciano in una avventura ai confini del mondo per trovare un gentiluomo londinese e riportarlo a casa giusto in tempo per dimostrare la sua esistenstenza in vita e non perdere il suo patrimonio. Siamo nel 1920.
Volano in biplano e attraversano tutta l’Asia per arrivare a destinazione. Una volta individuato il gentiluomo londinese, hanno però una sorpresa inaspettata: il gentiluomo non ha la benché minima intenzione di tornare a casa perché ha qualcosa più importante da fare.
Recensione
Da molti giudicato come una versione povera di Indiana Jones (Tom Selleck non fu in grado di recitare ne I Predatori dell’Arca Perduta perché troppo impegnato con Magnum PI), Avventurieri ai Confini del Mondo si distingue dai classici film di azione per una serie di caratteristiche che ha e che non ha:
- tantissimi voli acrobatici e pochissime scazzottate
- una eroina che è una pilota provetta (stesse abilità del protagonista maschile)
- il cattivo che se la cava
- gli aeroplani che alla fine del film vengono distrutti
Il film si chiude e noi non sapremo mai se riusciranno a tornare a casa in tempo o no.
I finali aperti non sono sempre belli e non sempre funzionano.
Costato 15 milioni di dollari, ne incassa olre 28.
Da 1 a 10?
6
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