Elena Romanello: Fra Otaku e Nerd

Elena Romanello: Fra Otaku e Nerd

Oggi incontro Elena Romanello, autrice di moltisismi libri sulla cultura otaku e nerd che ci auterà a capire di più di questo mondo.

Elena, Grazie per il tempo che ci dedichi. Che cosa è otaku, che cosa è nerd.

ER: Posso dire cosa è otaku e nerd per me: manga, anime, comics, letteratura di genere fantastico, cinema in tema, serie TV, gadget e giochi di ruolo.

Hai dichiarato che il tuo amore per il fantasy nasce con la Storia Infinita di Michael Ende. I cartoni giapponesi trasmessi sulle reti televisivi quando eri piccola hanno poi fatto la magia.

ER: Gli anime sono arrivati prima de La storia infinita, comunque è vero, mi sono appassionata al fantasy grazie a La Storia infinita, libro proposto a sorpresa dalla mia prof di lettere di terza liceo che credo sia piaciuto solo a me.

Sei esperta di anime: cosa aveva Goldrake, Capitan Harlock, Candy e Lady Oscar che questo moderni non avranno mai.

ER: Esperta è una parola grossa. Certo, Goldrake, Harlock, Candy e Oscar erano la novità ed erano storie intriganti, ricche di spunti, anche tragiche, non certo infantili. Personalmente non trovo comunque male nemmeno gli anime più recenti, ci sono titoli molto validi, come i film dello Studio Ghibli, o serie tipo Death Note, Madoka Magica, Devilman Crybaby, L’attacco dei giganti. Gli anime anni Settanta fanno parte dei ricordi in cui si mescolano affetto e passione.

La realtà supera la fantasia? Secondo te è sempre vero in un mondo sempre più piccolo?

ER: Bah, più o meno, ho un pessimo rapporto con la realtà ultimamente.

La tragedia atomica giapponese si è trasfigurata in moltissimi modi nel mondo dell’anime. Secondo te, con la pandemia, cosa accadrà?

ER: Spererei di no, se non in maniera metaforica, come accade in libri molto belli come L’anno del contagio, un romanzo americano recentemente riproposto.

Fra tutte le protagoniste di anime e manga che conosci, quali sono ad oggi quelle che secondo te sono insuperabili e perché.

ER: Lady Oscar, ovviamente, sopra tutte. Poi io amo anche molto Queen Emeraldas di Matsumoto, trovo simpatiche le guerriere Sailor, e adoro il tragico personaggio di Flora in Jeeg robot d’acciaio, l’anime è un po’ datato, ma lei è ancora tosta e attuale.

Hai scritto diversi saggi su questo argomento.

ER: Sì, tra saggi per Iacobelli su Candy, Harlock e Sailor Moon, poi ho scritto un saggio su Lady Oscar per Seneca riproposto poi per Anguana e sempre per Anguana il saggio sugli anime di fantascienza. Ho parlato di anime anche in altre cose che ho scritto non specifiche.

La tua ultima passione è Il Trono di Spade. Chi era il tuo personaggio preferito e perché.

ER: Una delle mie ultime passioni, diciamo. Adoro Arya Stark, ragazzina ribelle e spietata, che va incontro ad un percorso di rinascita e redenzione, e mi piace molto ser Jorah Mormont, figura tragica e dolente. Poi devo dire che ho un debole per Cersei, una cattiva davvero di razza. E poi Tyrion è un grande, anche se così piccolo.

Parliamo della figura della donna nel mondo anime e nel mondo Nerd. Quali, secondo te, sono le grandi differenze e tali rimarranno (totali e inconciliabili), quali invece le sovrapposizioni.

ER: In entrambi gli ambiti ci sono diversi personaggi indimenticabili, chiaramente tra Occidente e Oriente ci sono grosse differenze culturali, ma direi che ormai viaggiano di pari passo nell’immaginario degli appassionati e appassionate.

In The Big Bang Theory, la prima donna ad entrare nel mondo Nerd dei protagonisti è Penny, bella, bionda, atletica, una pin up. Penny non è Candy Candy e non si innamora di Terence. A fine serie la vedremo incinta, al fianco di Leonard Hofstadter. Questo è la rivincita dell’uomo Nerd. Qual è la rivincita della donna Nerd?

ER:Avere un mondo di personaggi e di modelli a cui rifarsi e aver trasformato spesso la propria passione in lavoro.

Di tutti i mondi fantastici che conosci, se avessi un biglietto per trasferirti per un viaggio senza ritorno, dove andresti e perché. Cosa porteresti con te e che cosa lascerai volentieri sulla Terra.

ER: Credo ad Hogwards o nel Paese delle Meraviglie. Porterei con me il mio gatto e i miei libri, lascerei qui un po’ di rompiscatole.

Dal tuo nuovo mondo non puoi più tornare, però puoi comunicare. Chi cercheresti e che cosa vorresti far sapere?

ER: Forse nessuno.

A cosa stai lavorando in queto momento?

ER: Sto ancora cercando un editore per l’Enciclopedia del fantasy, entro fine anno dovrebbe uscire il saggio sulle streghe nell’immaginario fantastico, e sono al lavoro su tre saggi: uno sulle serie urban fantasy (Buffy, Streghe, Supernatural…), uno sulle serie di fantascienza (Doctor Who, Star Trek, The X-Files…) e uno sulle donne guerriere nell’immaginario.

Chiedo anche a te qual è la domanda alla quale ti piacerebbe rispondere e che non ti ho fatto?

ER: Quali sono i miei altri interessi: adoro i gatti, i mercatini dell’usato, le gite in montagna, le città d’arte e i Musei.

Elena, ti ringrazio immensamente pe ril tempo che ci hai dedicato. Ci diamo appuntamento per una prossima intervista solo ed esclusivamente sul tuo prossimo libro?

ER: OK

E se ancora hai desiderio di approfondire il mondo di Elena, eccola in una intervista radiofonica.

Grazie ancora Elena Romanello per questo incredibile viaggio fra Otaku e Nerd.

Elena Romanello nasce a Torino nel 1968. Scrittrice, saggista e giornalista, è specializzata in cultura nerd e otaku, fumetti, cinema e serial tv di genere fantastico, narrativa thriller, fantasy e fantascientifica. Ha collaborato anche con il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino e con altri enti ed eventi in tema.

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