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Il Cappello a Tre Punte è quello che nel ‘600 indossava il Governatore. Il Governatore protagonista di questo film è quello di Napoli ed è molto preso dal suo ruolo e dalla bellissima moglie del mugnaio del paese. Cosa che non passa inosservata.
La moglie chiede al governatore un piccolo aiuto per sistemare il fratello.
Intanto in città il mugnaio viene arrestato mentre nella folla stava difendendo un povero vecchio. Mentr eil mignaio è in prigione, il governatore si reca dalla moglie del mugnaio chiedendole di ricambiare il favore. Scarcererà il marito e farà diventare gabelliere il fratello se e solo se…
Il piano per sedurre la bella mugnaia non riesce. Il mugnaio evade e torna a casa e scopre il governatore nel suo letto con il suo pigiamino (berretto incluso). L’istinto iniziale del mugnaio è prendere il fucile e uccidere, poi si trattiene, si dispera, piange soffocando le lacrime per non farsi sentire e finalmente il suo sguardo si posa sulla parrucca, giacca e cappello del governatore, li indossa, lascia un messaggio che è tutto un programma al governatore (Anche la Governatrice è Bella!) esce di casa e scappa a cavallo al galoppo.
La mugnaia intanto è arrivata al palazzo del governatore e chiede udienza alla governatrice. Scopre che il marito è scappato e teme per la vita del governatore che ha lasciato al mulino. Insieme alle guardie ritornano al mulino per salvare la vita al governatore.
Al mulino, intanto, il governatore, stando di aspettare la mugnaia a letto si aggira per casa chiamandola per nome. Sopraggiungono le guardie che nell’oscurità scambiano il governatore per il mugnaio, lo malmenano e solo dopo accendono una candela e si accorgono dello scambio di persona e del messaggio del mugnaio, con le sue intenzione di sedurre la governatrice.
Il mugnaio, travestito da governatore, arriva finalmente al palazzo. Le guardie lo riconoscono come governatore e il mugnaio si reca nelle stanze della governatrice dove le racconta dell’infedeltà del governatore.
Il governatore vero con soldati e moglie del mugnaio bussa a palazzo. Inizialmente non gli aprono la porta, non riconoscendolo. Gli comunicano che il governatore è già a letto con la moglie da oltre 1 ora. Il governatore impazzisce dalla gelosia e alla fine viene messo al cospetto della governatrice che lo riconosce come il mugnaio e accorda una udienza privata alla moglie del mugnaio.
La moglie del mugnaio e il mugnaio possono chiarirsi sulla fedeltà riciproca mentre la governatrice ha in serbo una dolcissima vendetta.
Recensione
Il Cappello a Tre Punte è un film che ha quasi 100 anni e se li porta benissimo.
Censurato dal regime, che stempera la critica politica e lo appiattisce a una mera commedia Plautina, giocosa e non polemica. Dal film sono state tagliati i girati che vedevano il popolo in tumulto scontenti per le tasse e il governatore che rubava.
Da un giornale dell’epoca:
È un film spedito, divertente, grazioso. Forse quello che gli manca è un po’ più di piccante nella sceneggiatura e un po’ più di fantasia caricaturale nei caratteri. Quando dico piccante non dico indecente e nemmeno salace, [tuttavia] si poteva giocare con più malizia sugli equivoci dell’intrigo, lasciando fino a un certo punto lo spettatore nel dubbio, sul come fossero andate veramente le cose tra Carmela e il governatore, e Luca, e la governatoressa. Questo piccolo gioco innocente avrebbe dato alla farsa maggior tensione, e quindi maggior comicità.
Filippo Sacchi, 28 febbraio 1935, Corriere della Sera
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Indossa anche tu il cappello a tre punte del governatore
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