King Kong – Film 2005

King Kong – Film 2005

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King Kong è il re di un’isola misteriosa sulla quale giunge la nave di una troupe sgangherata partita da New York per girare un film. Siamo nel 1933 (anno in cui esce il primo film su Kong).

In nave i protagonisti hanno modo di conoscersi e farsi conoscere, un bell’escamotage per creare il giusto legame con lo spettatore e aumentare la tensione.

Purtroppo la tensione non aumenta, perché malgrado la bravura degli attori, la perizia della regia, la sceneggiatura ammiccante, la colonna sonora orchestrata ad arte per aumentare l’emozione durante le scene di combattimento e le urla splendidamente acute della bionda protagonista che sovrastano la colonna sonora, che si interrompe ad arte per lasciare spazio al suono animalesco delle falangi che si chiudono e schiudono con il giusto scorrimento di sangue, la storia è praticamente identica al film originale.

Che spreco.

Recensione

Ben girato, ben diretto, è la versione 2.0 del film del ’33. Aiutano molto gli effetti speciali e la malizia degli sceneggiatori che si vede che hanno studiato, letto molte sceneggiature e visto tutti i bei film del passato, il regista che è bravissimo.

C’è atmosfera, spendide scenografie, ottima computer grafica e una fotografia spettacolare.

Però è un remake. Pedissequo (cambiano alcuni animali con i quali Kong combatte sul’isola, si allunga il tempo cinematografico, le scene di azione diventano più realistiche e nulla più). Non poteva essere invece la buona occasione di creare qualcosa di nuovo? Tanto più che fra remake e sequel questo King Kong è il 7imo film, il regista non è un novellino, gli attori sono capaci? Oppure è stata una scelta commerciale: non si cambia il percorso ad un cavallo che vince?

Per chi come me ama la magia nei film, quella stessa magia che nel Miglio Verde esprime con gli occhi il protagonisa quando vede Ginger e Fred ballare I am in Heaven la sera prima della sua esecuzione, questa versione di Kong è come una copia di un quadro Picasso, perfetto, ma senza anima.

Una ultima piccola considerazione: quanti ad oggi hanno visto il Kong del 1933? Quanti ad oggi, vedendolo, ne capiranno la straordinarietà? Quanti si commuoveranno vedendo la pelliccia del gorilla che si muove al vento o agli occhi che strabuzzano?

Questo Kong, costato 207 milioni di dollari, ne incassa oltre 562. Il cavallo ha fatto il suo dovere e ha vinto.

Da 1 a 10?

7 meno

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