La Poesia di Interstellar – Film 2014

La Poesia di Interstellar – Film 2014

  • Categoria dell'articolo:Poesie
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Il professor Brand recita questa poesia in Interstellar, in un messaggio alla figlia dispersa nello spazio.

Non andartene docile in quella buona notte di Dylan Thomas (1951)

Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.

Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
perché dalle loro parole non diramarono fulmini
non se ne vanno docili in quella buona notte.

I probi, con l’ultima onda, gridando quanto splendide
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
s’infuriano, s’infuriano contro il morire della luce.

Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
troppo tardi imparando d’averne afflitto il cammino,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s’infuriano, s’infuriano contro il morire della luce.

E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.

In lingua originale

Do not go gentle into that good night,
old age should burn and rave at close of day;
rage, rage against the dying of the light.

Though wise men at their end know dark is right,
because their words had forked no lightning they
do not go gentle into that good night.

Good men, the last wave by, crying how bright
their frail deeds might have danced in a green bay,
rage, rage against the dying of the light.

Wild men who caught and sang the sun in flight,
And learn, too late, they grieved it on its way,
Do not go gentle into that good night.

Vedi la scena nel film

Chi è Dylan Thomas?

Dylan Thomas (1914 – 1953​) è stato un poeta e scrittore gallese. Scrisse questa poersia nel maggio 1951, dedicandola alla memoria del padre recentemente scomparso. Pur parlando di morte, Non andartene docile in quella buona notte è un inno alla vita, che malgrado tutto continua e come gli uomini saggi, gli uomini probi, gli impulsivi e gli austeri la affrontano. Per Thomas:

  • gli uomini saggi non possono evitarla
  • gli uomini onesti vorrebbero più tempo
  • gli impulsivi si accorgono che hanno sprecato troppo tempo facendo cose stupide
  • gli austeri si accorgono che hanno sprecato molte buone occasioni

Forse il senso di questa poesia è che non dobbiamo essere troppo saggi o severi, impulsivi o onesti, ma essere semplicemente noi stessi e non sprecare un solo secondo del tempo che ci è stato donato.

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