Le Vite Degli Altri – Film 2006

Le Vite Degli Altri – Film 2006

  • Categoria dell'articolo:Eroi Romantici
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Un irreprensibile agente della Stasi, HGW XX/7, spia giorno e notte le vite degli altri. L’agente è particolarmente bravo nel suo lavoro, perché di fatto non ha una vita sua e vive attraverso i suoi spiati. Siamo nel 1984.

Per l’agente le cose cambiano quando si mette a spiare un intellettuale e i suoi amici. Attraverso il microfono nascosto nell’appartamento l’agente inizia a sviluppare un pensiero critico e ad alterare le trascrizioni, divenendo di fatto complice delle azioni eversive dell’intellettuale e dei suoi amici profondamente scossi dalla morte di un loro caro amico, intellettuale, morto suicida perché imprigionato in un sistema che non gli permetteva di essere libero.

Quando il cerchio contro l’intellettuale si stringe, anche attraverso il reclutamento della sua amante, l’agente esce allo scoperto, occultando ancora una volta le prove delle azioni sovversive dell’intellettuale.

L’agente viene scoperto, ma non essendoci prove a suo carico viene condannato ad aprire buste delle lettere con i vapore in un sottoscala.

9 novembre 1989 cade il muro di Berlino.

2 anni dopo la caduta del muro, l’intellettuale incontra un ex politico al quale chiede perché sorvegliassero tutti tranne lui. L’ex politico lo informa che lui era un sorvegliato speciale, con ascolto attivo notturno e diurno.

L’intellettuale incredulo identifica i microfoni nella sua vecchia abitazione, risale alle intercettazioni e le legge per scoprire come tutti i testi fossero stati alternati dall’agente di sorveglianza: HGW XX/7.

Riesce a rintracciare anche l’agente. Invece di fermarsi per parlare con lui inizia a scrivere un libro, La Sonata per gli Uomini Buoni, dedicata proprio a HGW XX/7.

L’agente in libreria sfogia il libro e decide di acquistarlo. Alla cassa, alla domande se il libro è un regalo per qualcuno, HGW XX/7 risponde:

No, è per me!

Recensione

Le Vite Degli Altri è un film semplicemente perfetto. Incredibilmente il regista e sceneggiatore (sono la stessa persona) autore di questo capolavoro non ha saputo ripetersi (per qualità) nella sua grande opera hollywoodiana.

Purtroppo nel doppiaggio in italiano, la battuta finale, la più bella, è tradotta malissimo:

No, lo prendo per me.

In tedesco, l’agente dice che il libro è per me, lasciando intendere che ha capito che è stato scritto per lui (all’agente viene dato un regalo e lui lo accetta). Lo prendo invece intende un ragionamento totalmente diverso: l’agente prende qualcosa che non è necessariamente stata fatta per lui, ma per chi la vuole.

Chi è stato? Chi ha tradotto la battura finale in questo modo barbaro? E soprattutto perché? Esci allo scoperto e spiega perchè. Che motivo avevi di aggiungere quel “prendo” che non esiste nella versione originale?

La sceneggiatura di Le Vite Degli Altri segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

  1. Mondo ordinario: HGW XX/7 è un perfetto agebte della Stasi.
  2. Chiama per l’avventura: a HGW XX/7 viene assegnata una missione di alto profilo. HGW XX/7 deve tenere sotto sorbeglianza un intellettuale e la sua compagna e scoprire eventuali azioni contro il regime.
  3. Rifiuto della chiamata: HGW XX/7 non riporta che l’intellettuale è un possibile nemico del regime
  4. Incontro con il mentore: l’intellettuale riceve un dono da parte di un amico caro. Si tratta di un vinile intitolato La Sonata per gli Uomini Buoni
  5. Attraversando la prima soglia: HGW XX/7 entra nell’appartamento dll’intellettuale, ruba un libro e se lo legge.

Secondo atto

  1. Prove, Alleati e nemici: HGW XX/7 inizia a provare disagio nel suo mondo. Un bambino in ascensore gli spiffera qualcosa, potrebbe indagare e arrestare la famiglia, ma preferisce andarsene e salvarli. la tentazione
  2. Avvicinamento alla caverna più profonda: il caro amico si suicida, lintellettuale suona al pianoforte la sonata che tocca profondamente HGW XX/7. HGW XX/7 è tentato a rivelare che dall’intellettuale gravitano tantissime persone contro il regime. Nel suo rapporto scrive nota una targa di una macchina dalla quale esce la fidanzata dell’intellettuale. La macchina si rivela essere qualle di un politico e viene tolta dal rapporto.
  3. Il calvario: l’intellettuale si sente distrutto e finito come artista, la sua fidanzata inizia una relazione con un politico e diventa una informatrice del regime.HGW XX/7 tenta di farla riavvicinare all’intellettuale incontrandola per caso in un bar e complimentandosi con lei per essere una grandissima artista.
  4. Ricompensa: l’intellettuale inizia a scrivere un saggio sulla condizione degli intellettuali e artisti sotto il regime e collega la mancanza di libertà al tragico aumento di suicidi.

Terzo atto

  1. La resurrezione: il saggio dell’intellettuale viene pubblicato. HGW XX/7 viene scoperto e demosso.
  2. La strada del ritorno: Crolla il muro di Berlino. L’intellettuale incontra il politico e gli chiede perché non era sotto controllo. Il politico gli rivela che era uno dei più sorvegliati. L’intellettuale torna nel suo appartamento, scopre le microspie, indaga e scopre il nome dell’agente della Stasi che lo ha coperto e scopre dove abita. Lo rintraccia ma non riesce a parlargli.
  3. Ritorno con l’elisir: l’intellettuale scrive un libro. HGW XX/7 in biblioteca scopre che il libro è per lui. HGW XX/7 è un uomo buono e la sonata è dedicata a lui.

Costato appena 2 milioni di dollari, ne incassa oltre 77.

Ennesima prova che per fare un bel film, serve una bella storia.

Da 1 a 10?

9

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