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Love Story ha insegnato a una generazione una cosa importante:
“Love means never having to say you’re sorry”
Amare significa non dover mai dire mi dispiace
Peccato che il film non sia noto ai giovani.
Recensione
La sceneggiatura di Love Story segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.
Primo atto
- Mondo ordinario: un biondissimo riccone studia ad harvad
- Chiama per l’avventura: il riccone incontra la bella ragazza
- Rifiuto della chiamata: la famiglia di lui non approva, ma al riccone non importa
- Incontro con il mentore: la bella ragazza
- Attraversando la prima soglia: entrambi rinunciano a qualcosa e la famiglia di lui chiude il rubinetto
Secondo atto
- Prove, Alleati e nemici:
- Avvicinamento alla caverna più profonda: non riuscendo ad allargare la famiglia, vanno dal dottore e il riccone scopre che la bella ragazza è condannata
- Il calvario: la bella ragazza scopre di star per morire
- Ricompensa: il riccone la vuole portare a Parigi, lei vuole passare il tempo che le rimane insieme
Terzo atto
- La resurrezione: la bella ragazza muore fra le braccia del riccone e gli dice che lei non ha rimpianti nè rimorsi
- La strada del ritorno: il padre del riccone raggiunge il figlio all’ospedale
- Ritorno con l’elisir: il riccone si allontana dal padre dicendo che in amore non si dice mai mi dispiace, parole che la bella ragazza gli ha insegnato
Costato oltre 2 milioni di dollari, ne incassa oltre 173.
Impossibile trattenere le lacrime.
Una piccola curiosità: l’autore del romanzo ha creato la personalità del protagonista rubacchiando fra le vite dei suoi compagni di studi. ” fra tutti: Tommy Lee Jones (lo sportivo dal cuore d’oro, che ha anche un ruolo nel film) e il futuro vice presidente americano Al Gore (che pare non andasse d’accordo con il padre).
Da 1 a 10?
8 e mezzo
Guarda il trailer in lingua originale
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