Rischio Totale – Film 1990

Rischio Totale – Film 1990

  • Categoria dell'articolo:Eroi Romantici
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Un procuratore e la sua bella testimone di omicidio decidono di affrontare un rischio totale quando scappano in un treno per Vancouver per fuggire a pericolosi killer.

Recensione

Blando remake dell’omonimo film del 1952, Rischio Totale è un classico bottle movie ambientato in un treno in viaggio verso Vancouver. Mi ricorda anche L’Uomo nel Mirino (1977), dove Clint deve farsi strada per portare una testimone riottosa a testimoniare, però L’Uomo nel Mirino è migliore.

Un vero peccato perché i protagonisti mi piacciono molto.

La sceneggiatura di Rischio Totale segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

  1. Mondo ordinario: una bella donna sola esce con un tipo, mai visto prima.
  2. Chiama per l’avventura: la bella donna assiste all’omicidio del suo accompagnatore.
  3. Rifiuto della chiamata: invece di andare dalla polizia scappa.
  4. Incontro con il mentore: il procuratore.
  5. Attraversando la prima soglia: la bella donna e il procuratore subiscono un attentato e si rifugiano in un treno.

Secondo atto

  1. Prove, Alleati e nemici: i gangster li vogliono morti. Un poliziotto è già stato freddato nel tentativo di riportare a Los Angeles la bella donna. Dalla loro parte hanno solo loro stessi.
  2. Avvicinamento alla caverna più profonda: il procuratore capisce che c’è una talpa quando alla fermata del treno capisce che invece di poliziotti sono arrivati altri killer.
  3. Il calvario: il procuratore e la bella testimone fuggono sul tetto del treno in movimento e freddano i killer.
  4. Ricompensa:il procuratore e la bella donna sono salvi.

Terzo atto

  1. La resurrezione: la bella donna testimonia al processo.
  2. La strada del ritorno: il boss si allenta il colletto della camicia.
  3. Ritorno con l’elisir: il procuratore è felice perché, come ha detto nel film, è il motivo per il quale lavora.

Costato 20 milioni di dollari, ne incassa quasi 11.

Forse anche gli spettatori si sono accorti che qualche cosa non funziona nella trama.

Come è possibile:

  • che il procuratore non si accorga che c’è una talpa nel suo dipartimento (ancora prima di partire per recuperare il suo testimone)
  • che la bella donna dica a qualcuno dove si nasconde (se deve scappare , non deve lasciare tracce e invece…)
  • che la bella donna possa passare per una gestante
  • che il procuratore invece di stare nascosto in cabina se ne vada a zonzo per il treno
  • che il procuratore non si preoccupi che la biondona che gli offre da bere al bar non possa correre il pericolo di essere scambiata per l’altra
  • che un bambino se ne vada in giro in treno senza la supervisione della mamma
  • che il procuratore quando il povero poliziotto ferroviario viene ucciso, non abbia il sospetto che potrebbe essere stato assassinato non necessariamente dai killer che aveva individuato sul treno. Aveva detto che sospettava che ce ne fosse un altro e allora perché pensarlo uomo?

Una cosa però funziona:

  • alla fine del film veniamo risparmiati dalla love story fra la bella donna e il procuratore.

Durante la scena madre non potevo fare a meno di vedere le scarpe marroni del protagonista svolazzare sotto al completo nero (l’outfit di Gene Hackman per tutta la durata del film). Scarpe marroni e completo nero non vanno per niente d’accordo.

Il costumista del film dovrebbe rivedere questo classico, dove la protagonista dispensa consigli di moda ad un bel cowboy.

Se non lo avete visto, vedetelo. Ma solo una volta.

Da 1 a 10?

6

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