Sentieri Selvaggi – Film 1956

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Un soldato anziano e una ragazzo si inerpicano per sentieri selvaggi per ritrovare a casa 2 ragazze rapite dagli indiani.

Solo una sopravvive.

Recensione

La sceneggiatura di Sentieri Selvaggi segue le regole del viaggio dell’eroe in 3 atti.

Primo atto

Mondo ordinario: un soldato anziano torna dalla guerra di Secessione
Chiama per l’avventura: riparte per dare la caccia a indiani che hanno rubato del bestiame
Rifiuto della chiamata: il soldato anziano sembra tentennare, ma parte, lasciando sguarnita la casa
Incontro con il mentore: l’odio che il soldato anziano prova neo confronti degli indiani e l’amore che il fratello adottivo prova nei confronti delle ragazze rapite
Attraversando la prima soglia: 2 ragazzine vengono rapite. La più grande viene ritrovata barbaramente uccisa

Secondo atto

Prove, Alleati e nemici: la ricerca della ragazza procede e solo il soldato anziano e il fratello adottivo della ragazza la continuano. Il fratello la vuole salvare, il soldato anziano uccidere perché ormai diventata un’altra
Avvicinamento alla caverna più profonda: ritrovano la più piccola dopo 5 anni di ricerche, ed è ora moglie indiana e donna fatta e la lasciano alla sua nuova vita
Il calvario: tornano gli indiani nei pressi della casa della ragazza e il gruppo di salvataggio si ricostituisce per attaccarli e riprendersi la ragazza rapita
Ricompensa: la ragazza abbraccia il fratello adottivo e accetta di tornare a casa

Terzo atto

La resurrezione: il soldato anziano insegue a cavallo, per uccidere la ragazza rapita
La strada del ritorno: la prende invece fra le braccia e la riporta a casa
Ritorno con l’elisir: a casa li aspettano felici e sembra felice anche il soldato anziano quando si allontana dalla casa. Prima di darci le spalle sembra guardare noi, che stiamo con la famiglia. Il soldato anziano si volta e lo vediamo allontanarsi fra sentieri selvaggi

Costato 3 milioni e 750mila dollari, è stato e continua ad essere un successo non solo commerciale, ma anche di critica.