The Wedding Date avrebbe dovuto essere tradotto come appuntamento al matrimonio. La traduzione scelta, come spesso accade fa perdere molte delle aspettative originali. La storia non è originale, ma funziona. Kat Ellis-Debra Messing (quella di Will & Grace per intenderci) viene invitata al matrimonio della sorella minore (Amy Adams, ora nell’olimpo di Hollywood, ma all’epoca una promettente esordiente). Sapendo che avrà l’opportunità di trovarsi faccia a faccia con il suo ex-fidanzato, quello che anni prima le aveva spezzato il cuore lasciandola senza motivo ad un passo dalle nozze, Kat Ellis-Debra Winger ingaggia Dermot Mulroney (quello del Matrimonio del Mio Miglior Amico), escort di professione, trovato attraverso un articolo di una rivista femminile. Il suo cachet non è a buon mercato, ma, come dice la protagonista – li vale tutti.
Recensione di Vitaromantica
Fashionissimo! Sono belli tutti. E pure ben vestiti. Mi piacerebbe poter indossare almeno una volta nella vita il tubino rosso di Kat e il cappottino bianco bon ton, una dei numerosissimi outfit sfoggiati. Non avrei mai creduto di scrivere un giorno che anche l’abbinamento rosa e celeste (insieme) indossato dell’addio al nubilato funziona splendidamente (sempre addosso alla protagonista). Il Costume Designer è Louise Page, mentre Michael Weldon il suo Assistant Costume Designer.
Il film, complice anche una studiatissima colonna sonora, è stato un successo commerciale incassando 3 volte il suo budget. Da vedere anche per la dichiarazione finale:
“And I think I’d miss you even if we never met.”
Tenerissima.
Una nota di colore: il promesso sposo di Amy Adams è… rullo di tamburi: il Commodoro James Norrington, l’innamorato perso di Elizabeth Swann, alias Keira Knightley, nei primi tre film della fortunatissima saga cinematografica I Pirati dei Caraibi.
Da 1 a 10?
7
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Di tutto rispetto anche la colonna sonora di questo film, dove compare una bellissima versione di Sway, cantata da Michael Bublè, impiegata come base per la scena della lezione di ballo. Nella colonna sonora compaiono anche altre 3 canzoni di Bublè: Home e Save the Last Dance.
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