Tu Sei il Mio Destino – Film 1954

Tu Sei il Mio Destino – Film 1954

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La storia

Il destino di un tranquillo professore di musica e delle sue 3 belle figlie cambia drasticamente quando nella loro vita arrivano 2 musicisti: uno di buon cuore e uno tormentato.

Il musicista di buon cuore fa girare la testa a tutte, ma lui si dichiara solo alla piccolina, che inizialmente accetta la sua proposta di matrimonio, pur subendo il fascino del collega tormentato.

Il giorno delle nozze della piccolina con il musicista di buon cuore viene sconvolta da una rivelazione: il musicista tormentato si dichiara e non pago mette il carico da novanta, la sorella preferita della piccolina è innamorata del musicista di buon cuore.

La piccolina torna a casa abbastanza sconvolta e lo rimane ancora di più quando dalla finestra spia l’amatissima sorella sistemare la cravatta al musicista di buon cuore e poi, una volta rimasta sola, la vede scoppiare in un pianto dirotto.

La piccolina scappa dal musicista tormentato e se lo sposa.

La vita matrimoniale fra la piccolina e il musicista tormentato procede fra bassi e bassi. Il musicista tormentato ha talento, ma non ha fiducia nelle sue capacità. Da sempre ha una meravigliosa canzone che si ostina a non terminare, lasciandola imprigionata fra le sue dita e i tasti del pianoforte.

A Natale tornano a casa della piccolina e ritrovano tutti, musicista di successo incluso, che però non si è sposato con l’altra sorella. Il musicista tormentato pensa di aver condannato la piccolina ad una vita di stenti e decide di togliersi di torno procurandosi un incidente automobilistico, complice una bufera di neve.

La piccolina però gli rivela una notizia inaspettata: diventeranno genitori.

La notizia della prossima paternità infonderà al musicista tormentato quella voglia di vivere che altrimenti non avrebbe mai trovato in lui.

La famiglia si ritrova a Pasqua, con un nipotino e una bella canzone da suonare al pianoforte.

Recensione

Tu Sei il Mio Destino è un remake di una pellicola del 1938 (trama identica, finale diverso).

Gli attori sono tutti bravi, però insieme stonano e non perché cantano male, ma perché non sono bene assortiti, Doris Day è sempre la fidanzatina d’America, Frank Sinatra esce dal cupissimo Da Qui all’Eternità, Una canta come una allodola, l’altro è cupo, tragico, funereo. Il musicista di buon cuore sempra uscito dalla pubblicità di un detersivo, le altre due sorelle sembrano intercambiabili. Il padre è fuori contesto e solo la zia sembra essere al posto giusto nel momento giusto.

Qui, a mio avviso, l’errore è stato di lavorare sul concetto di Yin e Yang, senza avere una struttura alla base e affidando tutto agli attori e a una sceneggiatura non all’altezza.

Un peccato.

Da 1 a 10?

6 e mezzo (gli attori sono bravi e Young at Heart è una delle mie canzoni preferite di Frank Sinatra)

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