Un Uomo Tranquillo – Film 1952

Un Uomo Tranquillo – Film 1952

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Un uomo tranquillo narra la storia di un irlandese, ex pugile, torna in patria in cerca di una vita tranquilla. Ricompra la sua casa natale battendo sul tempo il boss del paese, un tipo rozzo e sempre pronto a menar le mani. Incontra una splendida rossa, fiera e selvaggia, non più giovanissima.

Si innamora, ricambiato. La vita non è tranquilla. In agguato c’è il fratello di lei, che, ironia del destino è proprio quell boss locale che aveva messo gli occhi sulla casetta di infanzia dell’ex ppugile e che cerca rivincita e che mai concederà la mano della sorella all’ex pugile.

Con l’inganno e la collaborazione degli abitanti del paese l’ex pugile ottiene dal fratello l’autorizzazione a corteggiare la sorella seguendo le regole e le usanze del posto e finalmente la sposa.

I guai, quelli seri iniziano appena dopo la cerimonia.

Il fratello della rossa scopre l’inganno e si rifiuta di corrispondere la dote alla sorella.

Il matrimonio si incrina anche a causa della determinazione dell’ex pugile a non accettare lo scontro fisico e della moglie a riappropriarsi di quello che le spetta per nascita e per diritto secondo la tradizione del posto.

Recensione

Capolavoro di John Ford. Perfetto. In ogni singolo istante e in ogni singola inquadratura.

Tutti i personaggi, anche quelli di contorno sono un ricamo. John Wayne è maestoso, suo cognato irritante, Maureen O’Hara orgogliosa. E poi c’è il vecchio che non vuole morire e che si risveglia ad ogni scazzottata, il reverendo protestante con pochissimi fedeli e grande appassionato di boxe, il padre cattolico amante della pesca con il suo fedele giovane e inesperto viceparroco, il sensale di matrimoni dalla battutina sempre pronta, la ricca vedova che ha superato abbondantemente gli anta, l’imperturbabile signore inglese che per tutto il film farà sempre la stessa cosa, nella stessa posizione, al pub.

Un Uomo Tranquillo permette una duplice lettura: una didascalica, e ci femriamo a godere storia e cast ed una più profonda. Infatti questo è un film con tante subplot interessantissime:

  1. il ritorno a casa da expat
  2. il sogno americano e quanto costa conquistarlo
  3. rimorso per aver ucciso e non voler più rischiare di commettere un altro omicidio di un innocente
  4. la violenza nello sport
  5. il corteggiamento e le sue regole negli anni ’20 del XX secolo
  6. quando una donna diventa zitella
  7. l’emancipazione femminile attraverso la riacquisizione della propria dote
  8. il matrimonio come affermazione della identità femminile
  9. la convivenza pacifica fra cattolici e protestanti

John Ford vince l’Oscar per la regia. Meritatissimo. Ogni scena è un quadro.

In questo film, Ford dirige anche quella che è stata definita come:

la più epica scazzottata della storia del cinema, non tanto per la sua specifica caratteristica spettacolare (l’attenzione della cinepresa è più rivolta alla coralità di contorno che all’atto stesso del combattimento), quanto perché, sottratta alla tradizionale collocazione claustrofobica, diventa immagine di purificazione collettiva, partecipata condivisione di un senso comune della vita.

Aldo Viganò

Una curiosità: nel film compaiono i figli di John Wayne, il fratello di John Ford, i fratelli di Maureen O’Hara. Da non perdere.

Da 1 a 10?

9

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