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La Regina d’Africa è un film del 1951 che narra le vicende di una missionaria inglese e un marinaio canadese in fuga dai tedesci durante la Prima Guerra Mondiale.
La missione viene distrutta dai tedeschi, il fratello della missionaria muore di dolore, il marinaio offre ospitalità alla missionaria sulla sua sgangheratissima imbarcazione, la Regina D’Africa, che la missionaria brama a farla diventare un caccia per attaccare una nave da guerra tedesca che imperversa nelle acque della zona. Il marinaio canadese non è della stessa idea, conoscendo fin troppo bene i limiti della Regina d’Africa e il viaggio che dovrebbe intraprendere per poter sferrare l’attacco alla nave da guerra tedesca.
La missionaria, definita dallo stesso marinaio come “vecchia zitella pazza, ossuta e bigotta!”, riesce a convincere il marinaio a sferrare l’attacco e a trascinarlo in un avventura senza eguali.
Recensione
Gran bel film per il quale Bogart vince l’unico Oscar della sua carriera. Girato per buona parte in Africa, gli attori si presero tutti qualcosa. La Hepburn pare usasse bottigliette di Evian per lavarsi i capelli, mentre bevesse l’acqua del rubinetto con le ovvie e dolorose conseguenze. Il regista invece pare amasse dedicarsi alla caccia grossa fra una ripresa e l’altra. Un film avventuroso che a sua volta nasconde una storia avventurosa, sulla quale la Hepburn scriverà un libro: La regina d’Africa ovvero Come sono finita in Africa con Bogart, Bacall e Huston e per poco non ho perso la ragione.
Bella la regia, bella la sceneggiatura. Bravissimi gli attori, che sono praticamente soli per tutta la durata del film.
La Regina d’Africa naviga ancora nelle acque della Florida allietando folle di appassionati di film vintage.
Da 1 a 10?
8
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