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Un bandito decide di prendersi una vacanza, smettere con i loschi traffici, ripulirsi e insieme ripulire 3 suoi fedelissimi che ricicla come domestici.
Si trasferisce fuori città, ma la quiete della sua bella villa viene interrotta da una serie di disavventure.
Eccole in arrivo in ordine sparso:
- l’innamorato della figlia è un poliziotto
- i suoi scagnozzi hanno trovato dei criminali, ricercati per rapina, morti stecchiti e li hanno nascosti in casa con la speranza di riscuotere la taglia
- i genitori del futuro genero sono dei borghesi perbene che iniziano a sospettare che il futuro consuocero non è uno stinco di santo
- il bandito vuole entrare nel busness della birra, ma produce una brodaglia che nessuno ha il coraggio di dire che è pessima (tranne il consuocero)
- il bandito è pieno di debiti e ha necessità di trovare dei fondi
- i fondi che potrebbero salvarlo sono il frutto della rapina dei malviventi freddati dai suoi fedelissimi e nascosti in una valigia sotto a un letto di casa
- la banca lo pressa
- a casa il bandito, la moglie e la figlia hanno un ricevimento
- compare anche un piccolo orfano
In questo film non manca proprio nulla. Nemmeno il lieto fine.
Recensione
L’unico uomo che può prendere in giro Edward G. Robinson è Edward G. Robinson.
Pieno di situazioni plautine, Un Bandito in Vacanza è il capostipite di tutte quelle commedie che prendono in giro il mondo dei gangster.
La trama di Oscar (1991) di John Landis con Sylvester Stallone attinge a piene mani da Un Bandito in Vacanza, che, pur reggendosi solo ed esclusivamente sul carisma e sulla bravura di Robinson, rimane un modello irraggiungibile. Purtroppo, oggi, forse qualcuno si ricorderà di aver visto Oscar (io l’ho visto e per il momento non lo commento, avendo di meglio su cui scrivere), e magari di averlo anche dimenticato (purtroppo me lo ricordo).
Pochissimi, e sono sicura che saranno tutti cinefili o studenti di cinematografia, si ricorderanno di Un Bandito in Vacanza, una piccola perla che ancora oggi funziona e che per la struttura della sua sceneggiatura avrebbe tenuto il pubblico inchiodato alla sedia altri 20 minuti buoni.
L’unica cosa che mi è dispiaciuta è il finale. troppo frettoloso.
Da 1 a 10?
7
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